GROSSETO – E’ già entrata nel vivo, con l’ingresso in classe del professor Luca Mori (Università di Pisa) la sperimentazione di filosofia con i bambini in alcune classi dell’Istituto Comprensivo 3.
Ha una lunga gestazione questa innovazione educativo-didattica. All’origine un dialogo tra l’ISGREC e il filosofo Maurizio Iacono, da anni presente in iniziative culturali promosse dall’Istituto storico grossetano. Iacono è un precursore di una linea pedagogico-culturale che ha raggiunto negli ultimi mesi tutti i tipi di media, uscendo dai luoghi della ricerca pedagogica. Diversi protocolli, diverse esperienze esistono, alcune importate dai paesi anglosassoni, altre elaborate in modo originale nelle nostre Università, con la partecipazione attiva di maestre e maestri.
Questo è il caso del gruppo che è il punto di riferimento della nostra sperimentazione: Maurizio Iacono e Luca Mori i filosofi, Sergio Viti il maestro. Lo testimoniano libri, comunicazioni in convegni, una sezione nel Festival della Filosofia di Modena, dove la Fondazione Collegio San Carlo sostiene la filosofia con i bambini.
In che cosa consiste? Si tratta di portare nelle classi della scuola primaria, in qualche esperimento nella materna, i filosofi, non in termini di insegnamento storico-filosofico, ma traendo dalle domande e dalle idee dei filosofi argomenti per inventare insieme ai bambini dialoghi sulle cose della vita. Bambini che dialogano fra loro e con i filosofi, che ragionano e soprattutto pongono e si pongono domande, liberando la mente alla ricerca di soluzioni. È un modo giudicato da pedagogisti e insegnanti funzionale ad accompagnare la crescita di un pensiero critico, a far apprezzare le relazioni umane, a riscoprire il valore del dialogo reale, accanto all’invadenza della comunicazione virtuale.
Come è nata la sperimentazione nell’Istituto comprensivo 3? Nel 2015 l’ISGREC lanciò l’idea di un corso rivolto agli insegnanti della scuola dell’obbligo “Filosofia come educazione alla cittadinanza”. Dovevano essere al massimo 10, furono 20, in molti dell’Istituto comprensivo 3. Un anno intero di incontri, ipotesi di lavoro, dialoghi. A gestirlo per l’ISGREC Luciana Rocchi, con alcune presenze dei due fiosofi Iacono e Mori e della giovane Dorella Cianci. Nel corso degli incontri fu messo nero su bianco il progetto, presentato alla dirigenza dell’Istituto e accolto. I primi mesi di questo anno scolastico hanno visto Iacono e Mori programmare calendari e modelli di lavoro in classe, dall’inizio del 2017 la sperimentazione è in corso.