GROSSETO – «La nota diffusa dal Partito democratico in materia di sicurezza urbana è farcita di chiacchiere senza cognizione di causa. Ma questo non mi stupisce. Piuttosto mi lascia amareggiato, perché ancora una volta c’è chi all’interesse dei cittadini preferisce un’impostazione basata sulla polemica da bassa politica». Così scrive Mario Lolini, capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale.
«La Lega nord da tempo indica nel coinvolgimento delle forze dell’ordine e dell’esercito una delle principali soluzioni sul tema sicurezza. È vero, strade più illuminate, ripulite, decorose, sono già di per sé un deterrente per chi intende delinquere. Ma è altrettanto innegabile che se si vuole ottenere qualche risultato nell’interesse dei cittadini occorre agire anche e soprattutto nel presidio del territorio. Un territorio – e qui mi stupiscono le parole degli esponenti piddini – che è stato ed è martoriato da politiche scellerate portate avanti proprio dal Partito democratico a ogni livello».
«Risale a un paio di giorni fa l’approvazione a Montecitorio di una norma, l’ennesima, che va nella direzione completamente opposta a quella che buon senso e bisogno di sicurezza imporrebbero. In virtù del voto dei parlamentari piddini, infatti, da ora in avanti i minorenni stranieri che giungono in Italia da soli, senza una famiglia, non potranno più essere respinti. Questo va a sommarsi a una politica tutta centrata sulla tanto declamata accoglienza, quella stessa accoglienza che i compagni sventolano a ogni piè sospinto, salvo fare dietrofront nel caso in cui i tanto bisognosi immigrati siano indirizzati in località turistiche divenute affettuoso ritrovo estivo dell’intellighenzia e dell’universo radical chic».
«La Lega nord rimanda dunque al mittente la provocazione del Partito democratico. La sonora sconfitta del Pd alle Comunali non è stato che il primo fondamentale passo verso scelte destinate a portare una maggiore sicurezza. Il percorso, ovvio, sarà completo quando governeremo il Paese, perché è da lì che è possibile incidere con maggior vigore: Lo scorso anno abbiamo avuto 180mila immigrati sbarcati in Italia. Di questi, solo 5mila si sono visti riconoscere lo status di profugo. A quei 5mila va tutto il mio sostegno e la mia solidarietà. Ma agli altri no. Eppure sono entrati. Stime del governo tedesco, è notizia recente, danno una proiezione che parla di un flusso di nuovi ingressi che quest’anno potrebbe toccare quota 400mila persone. Su questo la politica deve agire. È il momento di svegliarsi».