FOLLONICA – Ettore Chirici, capogruppo “Gente di Follonica”, parla dei progetti per Senzuno.
“Senzuno è un luogo chiave di Follonica – afferma – e non solo perché l’antico Borgo Sia Pietro sia una porta della città e con l’Ilva è la nostra storia: è il solo luogo abitato con una tipicità propria che ne dovrebbe essere la forza.
Da troppi anni se ne parla e, tolto il tentativo di Claudio Saragosa col regolamento urbanistico, praticamente nulla di valido è stato fatto.
L’attuale giunta, sindaco Benini in testa, si è posta il problema e si avventura nel tentativo di rilancio e di rigenerazione (termine quanto mai adatto al caso) con un progetto complesso”.
“Sistemazione dei sottoservizi (fogne in testa) – scrive Chirici – progetto di un nuovo assetto fisico degli spazi esterni (decoro di alcuni piccoli, spazi, pavimentazione stradale e marciapiedi, ciclabili, parcheggi, arredi). Senza dimenticare né l’area del circolo nautico e dell’approdo (così non possono andare), né il tema della foce della Gora (o Petraia per chi preferisce) e delle pompe di sollevamento.
Ci prenderemmo in giro e, soprattutto, saremmo falsi con i cittadini se dessimo anche solo la sensazione che tutto ciò sarà fatto presto.
Eppure, un quadro di insieme, un’idea complessiva, una strategia per capire dove andare a parere sono necessarie (definendone le tappe ed i finanziamenti).
Un lavoro di progettazione (avviata), iniziative e promozione che deve coinvolgere i cittadini del borgo: la giunta l’ha previsto e programmato”.
“Deve essere, però, un confronto nel quale tutto deve essere conosciuto – spiega Chirici – spiegato e messo in discussione (insomma, un modello vero di partecipazione) senza pregiudizi. L’idea della cosiddetta “Zona 30” (dove 30 sta per il limite di velocità) è parte di questo progetto di riassetto urbano: l’una non è possibile senza l’altro e non si realizza senza avviare parti immediatamente collegabili e funzionali del progetto stesso. Il tentativo, l’obiettivo è quello proprio di dare strumenti ed occasioni per rilanciare Senzuno.
Non esistono però operazioni “rigenerative” dall’alto: o sono condivise o non se ne fa di nulla. Affrontiamo assieme questi argomenti e le proposte, apertamente e con tranquillità: è l’unico metodo per arrivare a qualcosa. La speculazione politica di basso profilo lasciamola a chi raramente è presente nelle attività consiliari”.