MASSA MARITTIMA – Luciano Fedeli risponde a Marcello Giuntini sui temi della sanità.
“Noto con piacere che leggi i miei commenti sui social sono nelle tue attenzioni ma per quello che dici nel tuo articolo sbagli su molti piani – scrive Fedeli – Hai sbagliato nel metodo facendo scivolare sul piano personale questioni di carattere politico alle quali bastava rispondere dicendo semplicemente come a tuo avviso le cose stanno così e dimostrandolo.
Hai sbagliato nei tempi perché da tre anni io non svolgo più incarichi amministrativi e devo dire che questo mi ha portato a fare importanti riflessioni e soprattutto scelte delle quali, come per quanto scrivo, mi assumo la responsabilità e proprio adesso che sono uscito dal Pd hai dato seguito ad un attacco feroce nello stile del Pd più attuale che usa come metodo la delegittimazione delle persone nel tentativo di distrarre l’opinione pubblica dalle questioni vere. Io non ho parlato di te ma di sanità, nella tua risposta sei andato fuori tema.
Hai sbagliato anche perché hai sempre rifiutato un contatto ed un confronto anche su quelle questioni legate alle vicende che tu affermi spesso di non conoscere. Cosa c’entrano con la sanità?”.
“Non c’entra neppure la gestione migranti ma ti invito a prendere una delle pubblicazioni che si trovano in comune e leggerle con attenzione. Il nostro è stato un modello di riferimento a livello non solo regionale. Lì ci sono oltre a percorsi importanti attuati sul territorio con numeri, costi ed altro che è stato possibile realizzare grazie al lavoro del sottoscritto e di altri amministratori e non della struttura delegata o di altri che, come te e non solo su questo, sono stati a guardare fingendo di cadere nel fatalismo.
Poi accenni alla pneumologia scaricando responsabilità su altri mentre i documenti provano che l’azione effettivamente fatta da te è stata quella di accettare quanto imposto dalla direzione. Tutto questo in netto contrasto con quanto sottoscritto nel patto territoriale e con quanto afferma il tuo collega Termine che dice che non è cambiato nulla. Dovevi farci una battaglia vera con la direzione che aveva voluto la cosa e svolgere con l’appoggio istituzionale e politico il tuo ruolo di sindaco”.
“Sono d’accordo con te quando ringrazi i professionisti, perché se esiste qualcosa nella nostra sanità è grazie a loro e non alla politica del tuo partito che si è allontanato dai bisogni fondamentali e da istituzioni che obbedisce a pochi capibastone e che fa delle battaglie di potere e personali l’unica priorità.
Non mi piace scendere ad un livello così basso ma mi ci hai costretto perché le tue sono illazioni.
Area Molendi: inutile che tu dica che la responsabilità è degli altri in giunta e nell’amministrazione c’eri anche te che hai abbattuto quei capannoni e regalato ai massetani il prossimo debito.
Amatur: ma l’incarico che hai ricoperto in attesa di fare il sindaco a Montieri come direttore di Amatur spiegaci con quali soldi è stato pagato e a quanto ammonta il debito Amatur oggi in liquidazione.
Altre te le dirò in altre occasioni, se ci saranno, pubbliche o private”.
“Ripeto le mie sono considerazioni non scendevano su un piano personale ma erano sul piano politico, tu probabilmente toccato nel vivo, mi hai portato a risponderti e credo che sia giunto il momento di raccontare anche le cose sotto un altro punto di vista perché la verità non sta mai da una sola parte e la memoria non si cancella.
Prendi il positivo e pensa dopo tre anni la città sente la tua voce sulla sanità. Questo credo sia già un bel risultato. Continua così e lascia perdere gli attacchi personali quelli non danno servizi ai cittadini”.