FOLLONICA – Il Movimento Cinque Stelle di Follonica attacca l’amministrazione comunale sulla recente variante al regolamento urbanistico.
“Con delibera di consiglio numero 67, Variante numero al regolamento urbanistico “Modifica delle Norme per l’Attuazione – Titolo VI Il mare e la costa – si legge in una nota – l’mministrazione comunale si è dotata di un nuovo strumento con l’obiettivo indicato di procedere principalmente all’adeguamento al Piano di indirizzo Territoriale regionale con funzione di Piano Paesaggistico, rafforzato però, anche da una importante serie di variazioni di funzioni che denotano altri obiettivi politici.
Oltre alle considerazioni tecniche già espresse nelle osservazioni presentate, sono altrettante le obiezioni politiche alle scelte effettuate dall’Amministrazione Comunale, che vedono la contrarietà del M5S sia nel merito che nel metodo utilizzato per l’adozione del variante, senza alcun coinvolgimento preliminare delle opposizioni per un confronto ed eventuale condivisione di scelte”.
“Tra queste rientra la previsione di realizzare l’opera pubblica del chiosco bar sul mare nella zona di Pratoranieri, zona ex Tony’s per intenderci, a nostro avviso un’azione contraddittoria dell’amministrazione comunale rispetto agli obiettivi perseguiti con la Variante e dello stesso Piano Paesaggistico ad oggi vigente.
In primo luogo, si pensa di occupare ancora spiaggia libera, così preziosa per i cittadini, non preoccupandosi del fatto che non ci sono certezze del mantenimento della linea di riva anche se ricostruita con interventi di difesa della costa.
L’ubicazione è talmente aleatoria che di fatto non permette di garantire che l’eventuale chiosco/bar non faccia la fine di quello del Tangram, una struttura impattante visivamente e strutturalmente.”
“La maggioranza, così apparentemente attenta a decongestionare le aree in concessione nella zona centrale, privatizza però altra spiaggia pubblica rilasciando concessioni per dare servizi sui quali non c’è alcuno studio della reale esigenza e della corrispondente domanda se non su generiche motivazioni inerenti l’uso della spiaggia libera che poi di fatto tale non sarebbe più.
La superficie ammessa per il progetto del Chiosco inoltre è di 16 metri quadri, ma dove sono compresi i servizi igienici per i dipendenti e frequentatori della spiaggia?
Secondo il Movimento si potrebbe forse aprire la strada all’ipotesi di un nuovo stabilimento balneare.
Non sarebbe stato più logico, pensare ad una riqualificazione del litorale e collocare il locale in oggetto sulla strada di fronte alla pineta, corredato di servizi igienici pubblici da far gestire all’eventuale concessionario, evitando di privatizzare altra spiaggia libera?
Inoltre i costi necessari per la progettazione sia in termini di tempo e di risorse umane necessarie da chi verranno sostenuti”.