GROSSETO – Nuove terapie più mirate ed efficaci per combattere i tumori, grazie alla diagnostica molecolare e alla caratterizzazione biologica del tipo di carcinoma.
Dal primo luglio 2016, all’ospedale di Grosseto, il Laboratorio di Diagnostica molecolare oncologica (che opera all’interno della Sezione di Diagnostica molecolare e della Riproduzione), affianca e integra l’attività dell’Anatomia patologica per lo studio delle caratteristiche dei tumori, individuati nella area grossetana. Grazie all’applicazione della tecnica “PCR-real time”, vengono determinate le caratteristiche molecolari e genetiche, in modo da conoscere con precisione il tipo di patologia tumorale di ogni singolo paziente e applicare terapie mirate.
A partire dai prossimi giorni, il Laboratorio inizierà una nuova tecnica di studio, denominata “FISH” (Fluorescient In Situ Hybridization), che permette di caratterizzare le cellule anche del tumore della mammella. Questa nuova metodica è stata resa possibile anche grazie al contributo del Comitato per la Vita di Grosseto, che ha donato il microscopio a fluorescenza, necessario per effettuare questa procedura.
Ad oggi, le patologie oncologiche studiate con questa tecnica sono il tumore della mammella, del colon-retto, del polmone e il melanoma. Consideriamo che sui 1570 nuovi casi di tumore, stimati dall’Istituto per la prevenzione oncologia (ISPO), nel 2016 in provincia di Grosseto, 230 sono della mammella, 234 del colon-retto, 180 del polmone.
La medicina personalizzata – Il risultato di questa importante innovazione è la “medicina personalizzata” o “di precisione”, che è in grado di individuare le alterazioni molecolari determinanti per lo sviluppo del tumore, in modo da colpirle specificamente, risparmiando le cellule sane, spiega il dottor Carmelo Bengala, direttore dell’Oncologia medica di Grosseto.
“Perché la terapia sia efficace – aggiunge Bengala – è indispensabile che i test siano eseguiti con la massima accuratezza e con l’applicazione di rigidi controlli di qualità, secondo le linee guida redatte dalle maggiori istituzioni internazionali in questo campo. Queste stesse linee guida vengono aggiornate periodicamente, in modo da indirizzare i pazienti verso le più corrette terapie mirate.
Lo sviluppo delle conoscenze nella biologia cellulare dei tumori, negli ultimi anni, ha permesso di studiare meglio i meccanismi di crescita delle cellule tumorali e quindi di sviluppare nuovi farmaci sempre più mirati, con maggiore efficacia e minore tossicità. In considerazione di ciò, la caratterizzazione biologica delle cellule tumorali di ogni paziente rappresenta una parte fondamentale del percorso diagnostico e della terapia.
È questo – conclude Bengala – che vogliamo offrire ai nostri pazienti oncologici, affinché abbiano a disposizione la massima efficacia delle cure e le più avanzate tecniche terapeutiche”.
Lo sviluppo di questo progetto si inserisce nel quadro delle iniziative del Dipartimento oncologico della Asl sud est e del Dipartimento Diagnostica per immagini e medicina di laboratorio.