GROSSETO – «Gli ultimi fatti avvenuti in una piazza del centro storico di Grosseto, ci impongono una riflessione in quanto non è più possibile far finta di nulla o sorvolare. Dobbiamo tutti, a partire dalle istituzioni preposte, assumerci le nostre responsabilità e soprattutto comprendere che anche a Grosseto la società è ormai di tipo interrazziale, permeata da soggetti non nati in Italia che provengono da altri paesi, in cui vi sono tradizioni, usi, costumi e modi di comportamento diversi dai nostri. Come affrontiamo questo problema? Per carità lungi da me esternare idee di tipo integralista o razziale».
Interviene così si recenti fatti di piazza del Sale Natalino Galgani, presidente Assointrattenimento, che aggiunge: «Quello che voglio semplicemente far comprendere è un malessere diffuso del quale dobbiamo necessariamente trovare un rimedio, pena cadere nella anarchia e in una perniciosa deriva in cui ognuno si fa giustizia per proprio conto. E’ evidente che nella stragrande maggioranza dei casi, atti o comportamenti come quelli in commento, avvengono durante le ore notturne. Ragione per cui non si possono affrontare tali problemi senza possedere un’adeguata cultura o idonei strumenti di analisi, come pure non si può consegnare la notte al caso e alla criminalità».
«La generazione attuale, quella del 2000, che vede giovani avere tutto, è molto difficile ed esigente, più acculturata di altre ma con molti problemi a partire da quello della droga diffusa dai mercanti di morte che cercano di intercettare i giovani in età sempre più tenera. Come aiutare lo Stato? Come imprenditori faremo il possibile per rimanere a presidiare le nostre piazze e fungere la barriera contro la diffusione di una criminalità e illegalità che sta allargandosi a macchia d’olio. Non possiamo riuscire in questo intendimento se saremo abbandonati dalle istituzioni e delle leggi che noi rispettiamo ma gli altri no! Il pericolo più grande per la società, a partire dal popolo della notte, è quello di lasciare il campo a chi se ne infischia delle norme e dei divieti pensando solo al proprio tornaconto economico e privo di valori e principi.”