Presentato ieri, in sala consiliare, il volume “Il ritorno dei Mille”, edito da Innocenti Editore e scritto da Giorgio Bonfiglioli. Il testo narra la storia di quella che è una pagina inedita del Risorgimento italiano e restituisce la luce di un’Italia continentale positivamente coinvolta.
L’autore ha ricevuto dalle mani del presidente del consiglio comunale, Claudio Pacella, una pergamena in onore e ricordo del servizio svolto alla collettività maremmana.
“Sono fiero – spiega Pacella – di poter donare questo simbolico riconoscimento. L’opera di Bonfiglioli è qualcosa di più unico che raro. Un tratto di vissuto in cui è custodita la nostra identità, i nostri valori, il nostro passato che è divenuto futuro. La Maremma nella spedizione garibaldina era degnamente rappresentata. Questo dev’essere un vanto per tutti noi”.
Quella di Bonfiglioli è stata una ricerca piena di sorprese: “Seguendo i nostri patrioti maremmani che partirono alla volta del meridione – spiega l’autore del volume – ho scoperto che i Mille uscirono di nuovo dalle borgate italiane per compiere quell’inimmaginabile secondo viaggio verso la Sicilia invitati per il XXV anniversario della liberazione di Palermo. Nei tre giorni di festeggiamenti la città andò in delirio, decine di migliaia di italiani resero omaggio di genuina riconoscenza a quelle camicie rosse. Presenziarono o mandarono telegrammi di adesione, i rappresentanti del Governo e delle città del Continente, mentre la stampa dell’Isola e italiana notevolmente pubblicizzarono l’evento. Quanti erano stati feriti nella carne e soprattutto nell’animo a conclusione dell’impresa del 1860, dopo anni di schedature, come sovversivi, da parte delle Prefetture per le loro idee repubblicane, furono degnamente ripagati dei loro sacrifizi”.
La ricerca di Bonfiglioli ha in sè anche il ritrovamento dell’Album dei Mille costituito dalle firme degli stessi protagonisti e da loro donato, a futura memoria, al Municipio di Palermo. Documento che dopo 130 anni di oblio, mette meravigliosamente in risalto, pagina dopo pagina, come l’Italia fosse realmente rappresentata in quelle esistenze.