GROSSETO – C’è la Maremma al centro dei progetti della Fondazione Atlante, l’istituzione nata per promuovere l’immagine e la reputazione su tutti i mercati del mondo una terra straordinaria.
Si tratta di una novità assoluta per la provincia e per la città di Grosseto, perché è la prima volta che si presenta un soggetto tutto privato, che otterrà il riconoscimento della personalità giuridica e che farà riferimento alla storia, all’arte, al paesaggio e ai saperi antichi e moderni del territorio maremmano. Un patrimonio che deve valorizzato a livello italiano e internazionale. È questa la missione della Fondazione Atlante per la Maremma, voluta da Giovanni Lamioni, che da presidente della Camera di commercio lanciò una vera e propria campagna identitaria sulle potenzialità della provincia di Grosseto.
Il consiglio di amministrazione sarà interamente maremmano anche per rimarcare il legame forte con il territorio. Sono sette i componenti: Viola Lamioni (presidente), Giovanni Lamioni, Gloria Lamioni, Federico Baluardi, David La Mantia, Mauro Ciani e Stefania Caloni (in basso il discorso di introduzione di Giovanni Lamioni durante la presentazione della Fondazione).
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«Sono cresciuta coltivando l’amore per la Maremma – dice la presidente di Fondazione Atlante, Viola Lamioni, 19 anni, studentessa di Politics philosophy and economics alla Luiss di Roma –anche grazie alle persone a me più vicine e a tanti cari amici di famiglia, che è bello ritrovare qui, coinvolti nel progetto. Ma le porte sono aperte per tutti: non a caso, infatti, la Fondazione ha messo come centro della sua azione il mondo dei giovani, affidandomi il ruolo di presidente. E’ la mia prima esperienza nel Gruppo Atlante, ma sento di aver abitato da sempre in questa casa e mi sento portavoce di tutti i valori che da anni la mia famiglia porta avanti. In particolare mi riconosco nello spirito battagliero di mio padre, nella sua passione e nel suo credere che, anche da privati, si possa operare per il bene pubblico. Adesso anch’io voglio offrire un contributo concreto, parallelamente agli studi: sono emozionata e onorata nel farlo con chi amo e apprezzo da anni, con chi, come me, ovunque sia, tiene sempre in un angolo del suo cuore la Maremma. E l’Atlante».
Fondazione Atlante prende il nome dalla Cooperativa Atlante, un’impresa maremmana presieduta da Giovanni Lamioni, che opera dal 1992 nel settore della formazione professionale e nelle attività di restauro. «Questo – dice Giovanni Lamioni – è un progetto che nasce da lontano, da un sogno in movimento già 20 anni fa. E’ una fondazione di famiglia e d’azienda, perché si basa su valori condivisi e perseguiti quotidianamente, in cui tutti noi ci riconosciamo. Nella valorizzazione del brand Maremma ho creduto nei miei sette anni da presidente della Camera di commercio di Grosseto e continuo a crederci ancora adesso, da imprenditore e da maremmano, da appassionato di questa terra. Perché per credere in un progetto conta la dedizione e contano le idee, non l’avere o meno un ruolo e denaro pubblico. E io voglio farlo a tal punto da avere impegnato nella Fondazione Atlante risorse della mia azienda e personali, da aver coinvolto tanti amici, esponenti della cultura, del giornalismo, del mondo artigiano, dell’imprenditoria. Siamo oltre la politica, sopra la politica, al di là della politica tradizionale: oggi più che mai c’è bisogno di un soggetto simile dopo che la Camera di commercio e la Provincia sono diventati enti svuotati delle loro funzioni e oggi che la Maremma è sempre più periferia e meno protagonista delle scelte. Noi nasciamo perché non vogliamo lasciare solo alla Regione la competenza sulla promozione territoriale. Noi nasciamo perché non vogliamo che i nostri giovani lascino la Maremma perché qui non trovano speranze. Noi nasciamo perché non vogliamo che a raccontare la Maremma siano degli estranei, che non riescono a coglierne la bellezza e la forza. Detto questo, le nostre porte saranno aperte a chiunque si riconosca nei nostri valori e voglia dare un contributo in termini di idee e progetti. Di passione».
La Fondazione si propone come punto di riferimento per tutte le realtà che credono nell’innovazione e nella cultura come elementi trainanti per lo sviluppo del nostro territorio. Fondazione Atlante sarà subito anche online con una pagina Facebook costantemente arricchita da articoli e interventi: sarà il luogo dell’analisi dei problemi, delle proposte, delle critiche, della costruzione del futuro per tutti i maremmani che vorranno contribuire. Ma sono tante altre le iniziative in programma: studi e convegni in collaborazione con Università e importanti istituzioni culturali, anche di altri Paesi, tesi alla valorizzazione di uomini, prodotti e idee che hanno reso onore alla Maremma; premi in memoria di importanti personalità originarie della Maremma, attraverso concorsi scolastici e tesi di laurea; eventi culturali e di promozione delle produzioni artigianali, agricole ed enogastronomiche; restauro e valorizzazione di beni culturali; mostre d’arte e pubblicazioni di testi che propongano percorsi di crescita e valorizzazione innovativi o che valorizzino artisti locali che trovano difficoltà ad affermarsi nel panorama nazionale.
Ecco qualche anticipazione sugli appuntamenti già confermati. Venerdì 21 aprile è in programma la prima iniziativa pubblica di Fondazione Atlante con un convegno sull’alternanza scuola-lavoro cui parteciperà il sottosegretario Gabriele Toccafondi. Tra maggio e giugno, poi, saranno a Grosseto per la Fondazione l’ambasciatore del Kuwait e alcuni buyer kuwaitiani in una giornata dedicata all’export: saranno messi in contatto con produttori enogastronomici maremmani per creare tutte le premesse necessarie all’esportazione dei prodotti locali in Medio Oriente. Ad agosto a Cana (Roccalbegna) sarà la volta del premio dedicato all’architetto e urbanista Lorenzo Porciatti, mentre a settembre Fondazione Atlante indirà un bando per assegnare diverse borse di studio: l’intenzione, infatti, è quella di finanziare ogni anno contributi economici e stage formativi (anche all’estero) a giovani maremmani che si impegnino in progetti legati a politiche di marketing territoriale e in particolare alla promozione della Maremma. Per la valutazione delle proposte sarà costituito un Comitato tecnico scientifico. A dicembre sarà presentato in un convegno lo studio di Alessandro Pacciani sulla valorizzazione dei brand locali, commissionato dalla Fondazione all’Accademia dei Georgofili.
«Certo – conclude Giovanni Lamioni – questo è solo un assaggio. Offriremo anche altro. Dimostreremo a chi dice il contrario che più che i soldi a pioggia servono idee e coraggio. Un esempio: stiamo lavorando con David La Mantia, con cui condivido non solo l’amicizia ma soprattutto l’amore sviscerato per questo spicchio di mondo, a un nuovo libro di critica e stimolo territoriale la cui vendita sarà totalmente tesa a sostenere la formazione di alcuni studenti grossetani. Noi non abbiamo scopo di lucro e siamo sostenuti dalla nostra passione e da quella dei cittadini, delle istituzioni e delle aziende che ci concederanno la loro fiducia. Ma la Fondazione è una sfida onerosa per la mia famiglia e per l’azienda per quanto è suggestiva e stimolante. Per questo vorrei che diventasse la sfida e l’opportunità per tutti coloro che dicono di amare questa terra, non solo a parole. Operiamo tutti insieme anche per rendere consapevoli i maremmani delle opportunità che la Maremma offre, per superare la sfiducia che spesso ci impedisce di agire. E soprattutto per far conoscere e tramandare ai nostri figli un patrimonio unico al mondo, che appartiene a ciascuno di noi».