SANREMO (IM) – 19 marzo 2017 lungo la pianura padana, il passo del Turchino poi la planata verso la Riviera e infine la lunga sequenza dei capi: Mele, Cervo, Berta. Evitando il Poggio e la Cipressa perché sono stati introdotti all’interno della corsa solo dopo il 1930. La Milano-Sanremo, la prima delle grandi classiche ciclistiche della stagione, non è soltanto affare dei professionisti, ma anche di 40 pazzi con bici antecedenti al 10930.
Dopo La punzonatura in Piazza Duomo Milano, fatta come in tempi lontani, manualmente e le firme di presenza con pennino e calamaio , sono partiti la sera stessa a mezzanotte dal castello di Binasco. Pedalando al buio, con le loro lampade a petrolio, sfidando il freddo , senza tappe intermedie ma soltanto pochi ristori volanti. Per arrivare in tempo intorno alle ore 15 per vedere l’arrivo dei professionisti.
È la corsa rievocata dalla a.s.d. Nova U.V.I (Unione Velocipedistica Italiana) nella quale i partecipanti percorrono i 286 Km che dividono Milano da Sanremo con bici d’epoca, maglie storiche, cinghietti ai pedali e scarpini in cuoio alla quale hanno partecipato per il secondo anno consecutivo due Grossetani Stefano Franceschini e Fabio Lentini, ritratti sotto nelle foto con i loro nomi di battaglia impegnati in una manifestazione d’epoca.