SIENA – I sindacati hanno deciso di sospendere lo stato di agitazione proclamato dall’intersindacale medica dell’emergenza-urgenza dell’azienda USL Toscana Sud-Est. La decisione è stata presa durante lo sciopero del 23 marzo dopo l’incontro tra la direzione Usl e le parti sindacali. Presenti il direttore generale Enrico Desideri, la direttrice sanitaria Simona Dei, il direttore del dipartimento emergenza-urgenza Massimo Mandò, la responsabile U.O.C. relazioni sindacali Angela Verzichelli, i rappresentanti sindacali delle sigle FP-CGIL medici, ANAAO, CIMO, SMI-FVM.
«Dopo un’approfondita disamina delle motivazioni che hanno condotto allo stato di agitazione – affermano la Asl ei sindacati -, la direzione aziendale ha annunciato il completamento del processo di trasformazione della Centrale operativa 118 Siena-Grosseto, come richiesto da tempo dalle parti sindacali, da Unità operativa semplice a Unità operativa complessa, la cui direzione, in attesa di concorso, verrà attribuita secondo criteri di oggettività e trasparenza».
«Le parti hanno poi convenuto per la creazione di un tavolo di confronto permanente fra azienda e sindacati a cui sottoporre le future determinazioni in merito alla organizzazione del sistema – prosegue la nota -. L’azienda, avendo come princìpi cardine l’equità di accesso alle cure per tutti i cittadini e il rispetto dei diversi ruoli professionali, ha, infine, assunto l’impegno di incentivare il sistema di verifica della qualità, di adeguare, uniformare e condividere l’impianto dei protocolli e procedure del 118, le dotazioni tecnologiche e i presìdi sanitari, di definire e adeguare le dotazioni organiche e di attendere le indicazioni regionali circa gli standard territoriali per il soccorso sanitario per attuare la riorganizzazione delle postazioni medicalizzate di emergenza territoriale, sospendendo per un mese le azioni già previste in particolare a Manciano nel grossetano».