GAVORRANO – Si è costituito anche a Gavorrano il comitato a sostegno della mozione Renzi-Martina che vede Matteo Renzi candidato a segretario nazionale.
«Riteniamo che il Partito Democratico – spiegano dal comitato – sia l’unico argine possibile al dilagare dei populismi e capace di imprimere quella svolta orientata alla crescita che ancora stenta a decollare in Europa, in grado di selezionare dal basso, con una grande partecipazione popolare, la propria classe dirigente. Questo obiettivo potrà essere perseguito solo facendo prevalere il gioco di squadra che ha fatto fatica ad emergere in questi anni, tornando ad affermare con forza il carattere plurale del PD e lavorando, insieme, per una stessa prospettiva. Un partito popolare ed alternativo ai populismi».
«Quella che abbiamo scelto di sostenere è una mozione che nasce dal basso, con il contributo dei tanti, sia esponenti che militanti, che hanno voluto partecipare alla 3 giorni al Lingotto di Torino. Siamo fermamente convinti che la spinta riformatrice che ha attraversato questo paese durante la segreteria e premiership di Matteo Renzi, non vada interrotta, ma bensì rilanciata, rivendicando la grande forza riformatrice messa in campo in questi anni. Quanto alle proclamazioni, si è davvero messo mano ai diritti, ottenendo risultati affatto che scontati, per colmare le tante disuguaglianze sociali, Unioni Civili, legge sul Dopo di Noi, Caporalato, Ecoreati e tutto ciò che è stato fatto per ridurre la pressione fiscale a famiglie e imprese. La sinistra vuole cambiare il mondo, per farlo dobbiamo marciare insieme uniti, e proseguire nel lavoro iniziato in questi anni: molto resta ancora da fare, su tutte l’attuale riforma dell’Irpef».
«Non abbiamo intenzione di rinunciare ad un PD maggioritario nel paese, che parli a più fasce e categorie di elettori e non confinato a rappresentare una piccola e omogena parte di elettorato, appaltando ad altri partiti la rappresentanza quando della parte più centrista, quando della parte più a sinistra, con cui allearci magari dopo il voto. Non era questo l’obiettivo alla fondazione del PD. L’obiettivo era, e tale deve rimanere, l’affermazione di un grande partito plurale e rappresentativo. Dobbiamo rifiutare con forza lo scivolamento verso una democrazia consociativa, dove segretari di tantissimi partiti tenuti in vita e fatti nascere da un sistema proporzionale con sbarramento al 3%, decidono dopo il voto i destini del governo e della legislatura dopo il voto democraticamente espresso dai cittadini».
«È su queste basi che chiediamo per Matteo Renzi e Maurizio Martina un mandato per cambiare l’Italia e l’Europa. Il comitato è aperto al contributo di tutti coloro che si riconoscono nei contenuti della mozione congressuale elaborata con la partecipazione di tantissime persone in occasione dei 3 giorni del Lingotto e che vedono in Matteo Renzi la persona giusta a guidare il PD nei prossimi 4 anni e il candidato premier alle prossime elezioni politiche».
Di seguito i primi sostenitori del comitato:
Ester Tutini – Fabrizio Tonini –Roberto Veltroni – Francesca Mondei – Daniele Tonini – Giuseppe De Biase – Luigi Annese – Loreno Topi – Lino Tosi – Francesca Bargiacchi – Daniele Fantini – Dino Mondei –Fosco Borborini – Paolo Balloni – Mauro Ghiggi – Marco Masini – Adrio Giusti – Fabio Bargiacchi – Enzo Tonini – Fabio Cheli – Daniele Laurenti – Mario Salvadori – Federico Fantechi – Mauro Andreini – Stefano Forestiero – Giuliano Orlandini – Stefano Borgianni