GROSSETO – Oltre 3 milioni di beni sequestrati alla criminalità organizzata e proposte di sequestri per altri 2 milioni e mezzo. È il bilancio 2016 della Guardia di finanza di Grosseto per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata. Sono stati effettuati 73 accertamenti economico-patrimoniali a carico di condannati e indiziati di appartenere ad associazioni mafiose e loro prestanome, e a soggetti connotati da pericolosità economico-finanziaria, che hanno riguardato persone fisiche, aziende e società.
A 43.500 euro ammonta il riciclaggio accertato connesso a tributi evasi, derivante da truffa e frode fiscale, che ha portato al sequestro di una imbarcazione da diporto.
In materia di normativa anti-riciclaggio sono stati eseguiti 36 controlli per il trasferimento di valuta contante superiore ai limiti fissati dalla legge, con dieci violazioni di carattere amministrativo rilevate. Sono tre i soggetti denunciati per violazioni di carattere penale accertate a seguito di controlli ed ispezioni antiriciclaggio.
Denunciate anche tre persone per falso monetario. A seguito delle indagini svolte nei settori dei reati societari, fallimentari, bancari e finanziari, sono stati denunciati 16 soggetti. Rilevati tre casi di truffa a danno di privati, con denuncia a piede libero di cinque persone. Denunciate cinque persone per estorsione.
Nella lotta alla contraffazione e alla pirateria sono stati eseguiti 83 interventi e denunciate all’Autorità Giudiziaria 82 persone. Sequestrati oltre 3 milioni di prodotti illegali (perché contraffatti, piratati, pericolosi o recanti falsa o fallace indicazioni di origine o provenienza) per un valore stimato di circa 6,5 milioni euro.
Il mercato del falso sembra non conoscere crisi. «I consumatori – afferma il colonnello Massimiliano Giua comandante della Guardia di finanza – sembrano fortemente attratti dai prezzi più bassi offerti, anche a costo di maggiori rischi sul piano della salute e dell’incolumità personale, visto che da tempo la contraffazione ha oltrepassato le frontiere dei beni di lusso ed ha invaso anche il mercato dei prodotti di uso generale, dell’agro-alimentare e dei medicinali». Tra l’altro chi acquista merce contraffatta rischia una multa tra i 100 e i 7 mila euro.