GROSSETO – Quattro milioni e mezzo: a tanto ammonta il danno provocato allo Stato italiano da sprechi e da una gestione irregolare di fondi pubblici così come emerso da una indagine partita su delega della Corte dei Conti toscana. Otto i soggetti segnalati per responsabilità erariale. «Sono stati scoperti casi di illegittima percezione o richiesta di finanziamenti pubblici, comunitari e nazionali, per 433 mila euro, di cui truffe all’INPS per 115 mila euro». Afferma il colonnello Massimiliano Giua comandante della Guardia di finanza che presenta il bilancio di un anno di lavoro (i dati sono del 2016) e riguardano il contrasto alle truffe sui fondi pubblici.
61 i controlli per verificare la sussistenza dei requisiti di legge per l’erogazione dell’esenzione del ticket sanitario, con percentuali di irregolarità superiori al 50% ed un danno complessivo cagionato allo Stato di circa 8 mila euro.
In totale sono 36 le persone sanzionate. Le indagini svolte per reati contro la pubblica amministrazione hanno portato alla denuncia di 12 responsabili (fra cui sei per peculato e sei per abuso d’ufficio).
Contro l’evasione e le frodi fiscali sono state concluse 18 indagini, cui si affiancano 96 verifiche approfondite e 120 controlli mirati, nei confronti di soggetti selezionati per l’esistenza di elementi indicativi di un concreto rischio di evasione attraverso l’analisi delle oltre 40 banche dati disponibili.
Accertati 87 casi di evasione fiscale internazionale riconducibili al fenomeno dell’illecito trasferimento di capitali all’estero, con conseguente occultamento al Fisco di redditi prodotti in Italia per circa 100 milioni di euro e connesse violazioni alla normativa antiriciclaggio. Sono stati denunciati 31 responsabili per altrettanti reati fiscali, di cui oltre il 50% riguarda gli illeciti più gravi di sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta, occultamento e/o distruzione di documentazione contabile.
Nel campo dell’evasione fiscale connessa allo svolgimento “in nero” dell’intera attività e all’abusivismo commerciale, sono state scoperte 34 persone che, pur avendo svolto attività produttive di reddito, sono risultate completamente sconosciute al Fisco, non avendo presentato le dichiarazioni per uno o più anni e nascondendo al fisco i propri redditi (cc.dd. evasori totali).
In tale ambito sono stati scoperti anche 14 datori di lavoro che hanno impiegato 41 lavoratori in “nero” e 46 lavoratori irregolari. Cinque i proprietari di case scoperti che non dichiaravano i proventi delle locazioni per complessivi 35 mila euro.
18 gli interventi eseguiti presso gli impianti di distribuzione stradale di carburanti, con 12 casi di irregolarità nella contabilizzazione dei prodotti venduti o nell’erogazione del carburante. Sequestrate anche disponibilità patrimoniali e finanziarie, per il recupero delle imposte evase nei riguardi dei responsabili di frodi fiscali, per un valore dei beni sequestrati (la maggior parte immobili, ma anche beni mobili e disponibilità liquide) di circa 3 milioni di euro ed avanzate proposte di sequestro preventivo finalizzato alla confisca per equivalente per oltre 4,5 milioni.