GROSSETO – La situazione delle politiche sanitarie in Maremma diventa ogni giorno sempre più insostenibile. È sotto gli occhi di tutti il disagio continuo per quella riorganizzazione tanto sbandierata in Regione Toscana come la panacea dei problemi dei cittadini, quando invece ogni giorno assistiamo impotenti a forme di privatizzazione, liste di attesa sempre più lunghe, ritardi degli interventi, sanità in rete che allontana sempre di più i cittadini con disagio sociale (economico, anagrafico, visto che siamo la provincia più anziana della Toscana e logistico) costretti per accertamenti e visite ad andare lontani da casa». A parlare è Marco Sabatini di Sinistra Italiana.
«In questo contesto appaiono ridicoli i falsi annunci sulla pediatria di Orbetello, che non è cambiata di una virgola, ma soprattutto appaiono preoccupanti le scelte fatte per l’intero territorio del sud della Provincia. I cittadini delle Colline dell’Albegna infatti saranno tra quei pochi sfortunati a non avere una sanità moderna che in parecchie parti della Toscana e che anche in altre regioni “evolute” c’è già e che porta il nome di Casa della Salute».
«In questi giorni si parla di un “grande” accordo che in realtà è un compromesso al ribasso che si gioca sulla pelle dei cittadini. Ed il problema non è, solo, un mancato investimento di 3 milioni di euro sul territorio lagunare già in fase di progetto esecutivo. Il problema principale è che si va contro quelle che sono le politiche di buon senso nella riorganizzazione delle cure primarie e dei servizi territoriali messe in atto da tempo da regioni all’avanguardia come l’Emilia Romagna e appunto dalla Toscana ma anche dal Veneto e Lombardia, Regioni più vicine politicamente al Sindaco di Orbetello il quale, con le sue scelte in Sanità sta danneggiando di fatto i cittadini dell’intero comprensorio, con il silenzio-assenso di alcuni suoi colleghi, a partire da Monte Argentario».
«Diciamo questo perché nelle quattro regioni citate i servizi del territorio si uniscono e il modello risulta vincente non solo sulla carta. La Casa della Salute è infatti un luogo fisico dove i servizi territoriali devono stare uniti per poter funzionare in maniera efficiente. Si giunge invece all’accordo con il quale i servizi si smembrano come in una macelleria, dividendo ulteriormente gli ambulatori specialistici, allontanando la psichiatria dal territorio, dividendo ancora di più i medici di famiglia. In pratica non si capisce più se la Maremma del Sud sia ancora in Toscana o altrove».
«A ciò si deve aggiungere la situazione dell’Ospedale di Orbetello che continua a subire bordate finalizzate al suo depotenziamento. Se da un lato siamo contenti della recente nomina di un responsabile nell’area medica di Pitigliano, ci chiediamo come mai si continui a non perorare la causa di una chirurgia in laguna che funzioni e bene e che merita un primario».
«A ciò bisogna aggiungere la situazione relativa alla carenza di personale di alcuni reparti, tra cui alcuni di area critica come la rianimazione, che già annunciammo un anno fa. Vogliamo dirlo chiaro e tondo: se non ci sono concorsi si facciano, se ci sono graduatorie si attinga. Le amministrazione comunali del comprensorio molte delle quali sulla Salute dormono profondamente, Monte Argentario e Orbetello in primis, si facciano sentire e la Regione pensi anche al sud della Maremma, altrimenti la sanità dell’intero comprensorio verrà definitivamente spazzata via. Ed a rimetterci ovviamente saranno i cittadini».