MANCIANO – Prosegue il percorso di avvicinamento alle elezioni del Pd che a Manciano ha deciso di andare avanti e di presentare agli elettori una sua lista. Nessun accordo è stato raggiunto infatti con il gruppo “È ora”.
«Ci teniamo a spiegare il dialogo intercorso in questi mesi fra il partito democratico ed il gruppo “È Ora” – spiegano dal Pd -. Il direttivo, dopo averla votata all’unanimità, ha inizialmente proposto la ricandidatura del sindaco uscente, trovando una chiusura da parte del gruppo “E’ ora”. Il sindaco ha quindi ritirato la propria disponibilità. Appresa con rammarico tale notizia, il Pd ha definito un percorso chiaro e trasparente, che partiva dalla ricerca di un candidato condiviso, chiedendo nei vari incontri che si sono tenuti dei nomi su cui ragionare, senza aver mai ricevuto delle proposte».
«Non essendo state avanzate candidature in grado di rappresentare la coalizione, si è quindi proposto il metodo delle primarie. Per farlo è stata richiesta, ricevendo parere favorevole dal partito a livello regionale, una deroga, con scadenza Martedì 21 Marzo, sui tempi di consultazione».
«Viste le imminenti scadenze elettorali, che impongono decisioni non più procrastinabili, il Partito Democratico ha quindi formulato e consegnato un documento con date precise dove si chiedevano l’indicazione di un candidato e la disponibilità a fare le primarie. Nel documento è stato specificato in modo chiaro che, qualora il candidato proposto dal gruppo “E’ ora” fosse stato condivisibile, il PD sarebbe stato aperto a convergere su di lui, senza utilizzare il metodo delle primarie».
«Invece qualora questo non fosse stato possibile, era stata indicata come formula per garantire la massima rappresentanza ai due gruppi, quella di primarie di coalizione in cui il vincitore della consultazione sarebbe stato il candidato sindaco, lasciando al contendente la carica di vice sindaco».
«Oltre a non essere stata formulata nessuna proposta dal gruppo “E’ ora” sul candidato da condividere è stato risposto con un secco no alle primarie di coalizione. Francamente questo inspiegabile ed immotivato rifiuto al confronto democratico, ci ha profondamente stupiti. Non si comprende quale possa essere la motivazione per sottrarsi ad una consultazione, che lascia ai cittadini la possibilità di scegliere il candidato sindaco. Risulta quindi del tutto evidente, la volontà di non trovare un punto di incontro».
«Considerando i tempi stringenti, la totale assenza di proposte e l’inspiegabile rifiuto alle primarie, il Partito democratico inizia il suo percorso di costruzione della lista alle prossime elezioni. Sarà un gruppo giovane e competente, molto aperto alla società civile ed in grado di guidare il comune in modo autorevole per i prossimi dieci anni, dando una svolta decisa al futuro del nostro amato territorio».
«Siamo sicuri che alcuni dei dissidenti non possono essere in accordo con questa linea di totale chiusura alle primarie, lasciamo quindi aperte le porte ad un ripensamento. Utilizzando uno slogan molto in voga in questo periodo diciamo loro di “tornare a casa per ripartire insieme”».