GROSSETO – «Due minorenni in bicicletta investiti giovedì pomeriggio in altrettanti incidenti stradali». Angelo Fedi dell’associazione FIAB Grossetociclabile parla del grave rischio che corrono i ciclisti sulle strade.
«Nella cronaca di ieri si precisa che i danni subiti dai due ragazzi non sono gravi ma è evidente che ancora una volta si è sfiorata la tragedia – prosegue Fedi -. Il fatto evidenzia due cose, la prima è che, al netto delle facili polemiche che si innescano giornalmente sui social per fantomatiche interferenze tra ciclisti e pedoni il vero pericolo, per ambedue le categorie, deriva dall’interferenza con i mezzi a motore. Pericolo che cresce, in modo esponenziale, per la disattenzione degli autisti e l’alta velocità sostenuta, con noncuranza, sia in ambito urbano che extraurbano».
«A fronte delle oltre tremila biciclette che si muovono ogni giorno in città, gli oltre 70 infortuni all’anno con ciclisti coinvolti registrati in ambito comunale sono dovuti essenzialmente a questo, e i mesi a venire sono i più a rischio per le favorevoli condizioni meteo che incentiveranno, inevitabilmente, la voglia di muoversi in bicicletta – sottolinea Fiab -. Lo stato di manutenzione delle ciclabili cittadine non aiuta al miglioramento della statistica e non c’è da stare tranquilli data la mancanza di un piano della mobilità con un minimo di approccio bike friendly (leggi limitazione della velocità a 30km/h in ambito urbano e istituzione dei doppi sensi di circolazione limitati alle biciclette in area centro storico) che pure non necessiterebbero di investimenti importanti che comunque sono reperibili, come abbiamo potuto constare dai recenti comunicati, quando c’è la volontà politica e si puntano i bandi giusti».
«Bene quindi ha fatto l’amministrazione comunale ad intercettare nuovi e importanti finanziamenti da dedicare alla mobilità dolce, ma inutile, fin che perdura una situazione simile, pensare ad un turismo sostenibile e allo sviluppo di pratiche evolute e certamente virtuose come il bike sharing, pedi bus ecc. Considerato quindi che per vedere qualche miglioramento nella disastrata rete ciclistica urbana ci sarà da attendere ancora almeno la fine del 2018, come associazione FIAB non ci rimane che tornare ad appellarsi al senso di consapevolezza per chi si trova alla guida di un auto, nella speranza che vengano adottati, da subito, stili di guida più rispettosi degli altri utenti».
«Diminuire la velocità e aumentare l’attenzione, rispettate ciclisti e pedoni, si può fare anche in assenza di cartelli e divieti. Rallentare quando il vostro sguardo scorge un adolescente in bicicletta, può servire a salvare una vita, che potrebbe essere di vostro figlio. Per i tanti ciclisti, di tutte le età, che usano giornalmente la bici nei loro spostamenti quotidiani casa-lavoro, casa – scuola ecc. il messaggio che vogliamo far passare è invece ancora più categorico, non mettete in pericolo la vostra vita per una stupida disattenzione, non usate il cellulare, rendetevi visibili appena cala la sera, usate il campanello e fatevi sentire, in due parole… vogliatevi bene – conclude Fedi -, ne va del vostro futuro e della vostra stessa vita».