GROSSETO – «La Regione sorda alle esigenze dei territori e alla salute dei cittadini. Le notizie che ci arrivano da Firenze – con il varo ufficiale dei mega-distretti santari – sono, ancora una volta, penalizzanti per la nostra terra. L’assemblea consiliare ha ignorato tutte le richieste giunte dall’opposizione e da questa stessa amministrazione comunale: il futuro per i grossetani sarà più difficile e si dà così un duro colpo alla rappresentatività e alla capacità decisionale del nostro territorio». A dirlo è il sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna che critica duramente la riforma varata dalla Regione Toscana.
«Il ridisegno dei distretti socio-sanitari e delle Società della Salute, come è stato voluto dalla Regione, costringe la nostra provincia ad avere la singolare condizione di due distretti assolutamente sproporzionati: uno con circa 170mila abitanti da Monterotondo a Castell’Azzara passando per Grosseto; un altro con circa 50mila abitanti, quelli della zona tra le colline d’Albegna e il sud. Si accorpano, quindi, tre distretti vasti e variegati, se ne lascia uno intatto. Questa drastica contrazione incide sia sulla organizzazione aziendale delle Usl per le materie afferenti la sanità territoriale e le materie sociosanitarie, sia sulla riorganizzazione degli strumenti per l’integrazione e l’esercizio associato delle materie socio-assistenziali. Con la definizione dei nuovi confini si dà, poi, il colpo di grazia alla capacità decisionale del capoluogo: è dunque evidente che a prevalere saranno le pressioni e le rappresentanze di natura politica».
«Se oggi la battaglia può dirsi persa, non lo stesso si può considerare la guerra: continueremo a lavorare in ogni sede e con ogni mezzo a nostra disposizione per far sì che i cittadini di Grosseto abbiano equità di trattamento anche in ambito sanitario. A oggi, purtroppo, dobbiamo fare i conti con una volontà, quella del governo regionale, che va nella direzione opposta rispetto alle necessità delle persone. Quel che più fa male è vedere la realizzazione pratica di un distacco non più sanabile tra questi amministratori e chi è amministrato: mentre si inseguono chimere zoppe come la Società della salute si affossa quella che sarebbe stata una linea del tutto legittima e di buon senso. Come sindaco posso garantire a tutti i miei cittadini che non mi tirerò mai indietro dal far valere le loro richieste. Ringrazio l’amico Mugnai, così come gli altri interpreti dell’opposizione, che hanno condiviso il nostro percorso e chiedo a tutti di proseguire con forza e determinazione verso un obiettivo di equità e democrazia».