MARRONETO – Si è svolto ieri sera, a Marroneto, nel comune di Santa Fiora, l’incontro tra amministrazione comunale e cittadini per parlare dell’accoglienza di un gruppo di migranti che dovrebbero arrivare nella frazione del comune amiatino. Oggi, ad intervenire su quanto emerso durante l’assemblea, sono stati i consigliere di “Un comune per tutti” e Fratelli d’Italia.
«L’assemblea pubblica di Marroneto, (tenutasi ieri sera di fronte a circa 80 persone), ha messo in evidenza ancora una volta le responsabilità politiche e personali del sindaco e dei consiglieri comunali che lo sostengono. La poca credibilità che Balocchi aveva l’ha persa tutta con questa vicenda». Affermano i consiglieri Riccardo Ciaffarafà, Giacomo Albertini, Paolo Vichi. «Balocchi ha detto che è pochissimo tempo che sa del progetto di far arrivare immigrati a Marroneto: o il sindaco ha mentito sapendo di mentire, oppure è bene che prenda le sue cose e se ne vada perché non è in grado di svolgere il suo mandato».
«Infatti è da circa un anno che nell’ex albergo il Caminetto vengono fatti lavori di adeguamento dopo anni di chiusura definitiva: l’hanno fatto all’insaputa dell’Amministrazione comunale – chiedono Ciaffarafà e compagni -? Balocchi vuol far credere alla popolazione che non sapeva niente? Se così fosse si dimetta oggi stesso e dica alla popolazione che non ha nessun potere nel suo comune. Ma è evidente che sapessero del progetto per ospitare circa 40 immigrati e sono stati costretti a venire allo scoperto solo ed esclusivamente perché il nostro gruppo consiliare ha presentato una interrogazione e reso la cosa di pubblico dominio, altrimenti il progetto si sarebbe compiuto così com’è in poche settimane».
«Ma è il sindaco che può decidere sulla questione immigrazione con mille strumenti a sua disposizione. Dunque si prenda per una volta le proprie responsabilità senza tirare in campo il Prefetto, il ministro ed altri: solo lui può determinare se accogliere o meno immigrati nel nostro comune. Vedremo quello che faranno questi amministratori comunali, ma non raccontino la menzogna, come hanno fatto in Assemblea, che saranno “costretti”: sarà una decisione politica che riguarda tutto il comune e non solo la frazione di Marroneto e la prenderanno, se non l’hanno già fatto, proprio loro che comandano il comune».
«Si utilizzano gli immigrati come merce di scambio, come affare economico sotto le bandiere della solidarietà e questo è inaccettabile perché gli interessi sono ben diversi. C’è un interesse di soldi enorme dietro questa vicenda con molte persone coinvolte ed è per questo che l’Amministrazione non prende ufficialmente posizione: vedremo se nei prossimi giorni il Sindaco si degnerà di convocare l’organo sovrano, che ricordiamogli essere il Consiglio Comunale e non certo un tavolo di trattativa fra “amici”, e rispondere alla nostra interrogazione. Abbiamo consegnato al sindaco nell’assemblea anche una mozione affinché il Consiglio comunale esprima il proprio parere ufficiale in merito al progetto: ma i cittadini sappiano che è già stato deciso tutto – concludono -, si tratta solo di capire il numero di arrivi».
Sull’argomento interviene anche Guendalina Amati di Fratelli d’Italia Amiata «Ieri sera in una sala gremita nella frazione di Marroneto, si è svolta l’assemblea in cui il sindaco di Santa Fiora, ha tentato di spiegare alla popolazione l’accoglienza profughi. Dalla lunga discussione è emersa la netta contrarietà dei cittadini per l’arrivo dei migranti, mentre il primo cittadino scaricava la responsabilità sul prefetto, ma il vero leitmotiv della serata è stato: dobbiamo scegliere il male minore, quindi aderire al progetto Sprar! Perché da 35/40 soggetti ne arriveranno 10/15 . È ormai chiaro che quello che non viene fatto entrare dalla porta principale, passerà sicuramente dalla finestra e a farne le spese come al solito saranno i cittadini».
«Fratelli d’Italia è stato presente ad ogni assemblea sul tema svoltasi nei vari comuni amiatini (Cinigiano, Petricci, Castel del Piano, Arcidosso, Santa Fiora),che senza preavviso da parte dei sindaci tutti targati Pd, hanno dovuto subire le decisioni di pochi senza poter dire la loro. Fratelli d’Italia ha dato voce e supporto, e continuerà ad essere con i cittadini oramai esasperati di questa politica della finta accoglienza. Il nostro partito ha presentato la proposta di legge “Taglia business” con la quale si chiede trasparenza nella gestione e la rendicontazione puntuale delle spese da parte dei soggetti che si occupano di vitto, alloggio dei profughi, cosa che attualmente non c’è. La legislazione di cui si avvalgono le Prefetture per i bandi è ancora quella di vent’anni fa dei primi sbarchi in Puglia. Questo modus operandi – conclude – permette a tanti di vedere nell’accoglienza un business fuori controllo che alimenta sempre più gli arrivi».