CINIGIANO – «La scelta del Comune di Cinigiano di uscire dall’Unione dei Comuni è stata una tempestiva e seria decisione. Attendere, infatti, in un lento ma costante degrado dei servizi al cittadino che si consumasse l’agonia istituzionale delle Unione, non aveva più senso. La normativa nazionale e locale indica le fusioni tra Comuni come futuro modello di razionalizzazione ed è necessario farci i conti, in maniera attiva e partecipata. Governare il nostro futuro passa dalla capacità che avremo tutti di valutare modalità, benefici e punti critici». A Parlare è Rossella Micheloni, segretario dell’Unione Comunale di Cinigiano, che affronta il tema dei servizi gestiti dai Comuni.
«La fusione, infatti, se lasciata ad un processo di tecnica istituzionale rischia di generare dei nuovi soggetti di governo locale che non tengono conto delle caratteristiche delle comunità da amministrare. Il Partito Democratico di Cinigiano appoggia e condivide pienamente la scelta del sindaco Romina Sani, della giunta e del consiglio di avviare con decisione un primo processo di sperimentazione di relazione diretta tra Comuni confinanti. L’esperienza avviata con Civitella Paganico è un buon banco di prova, ma non l’unica possibilità che abbiamo di fronte. Rispettare i bisogni delle popolazioni passa, infatti, da un’analisi attenta delle prospettive, delle forme di riorganizzazione dei servizi e dai benefici economici che possono derivare dai nuovi Comuni che nasceranno».
«In questo quadro, democratico, razionale e lineare, la volontà di disperato protagonismo strapaesano di Barbagli appare persino patetica. Il futuro di Cinigiano passa da una visione che unisca le risorse e i bisogni, non da una scomposizione e un gioco di scambi di località tra Comuni. Nelle politiche del Comune di Cinigiano è sempre stato considerato tutto il proprio territorio e tutte le frazioni come un insieme ricco di tante diversità. “Dalla montagna al mare” non era semplicemente uno slogan per attrarre i turisti, ma una proposta e un offerta di ricchezza umana e ambientale, un’orgogliosa rivendicazione di patrimonio».
«Ed è come comunità, tutta insieme, che dovremo esprimerci tenendo conto del valore delle peculiarità che Cinigiano rappresenta.
Il Partito Democratico di Cinigiano chiede al sindaco di proseguire nel percorso avviato coinvolgendo tutti i cittadini così come già sta facendo. Il modello è quello applicato con i Consigli Comunali “itineranti”. Noi siamo per arrivare a decidere insieme ai cittadini in un percorso laico che tenga conto di tutto e di tutti, consapevoli che le fusioni sono la prospettiva. Partendo dal rapporto con Civitella, esaminando eventuali punti di convergenza con Castel del Piano e Arcidosso. Devono essere i cittadini insieme agli enti locali a trovare la propria strada».