GROSSETO – E’ il terzo Aiuto Point che viene inaugurato nell’arco di una ventina di giorni. A febbraio è stata la volta di quelli del Santa Chiara di Pisa e delle Scotte di Siena. Oggi pomeriggio l’assessore regionale al diritto alla salute Stefania Saccardi ha inaugurato l’Aiuto Point di Grosseto. Erano con lei al taglio del nastro all’ospedale Misericordia i vertici aziendali e ospedalieri, e Gianni Amunni, direttore Ispo e Itt.
Aiuto è l’acronimo di Assistenza, Informazione, Urgenze nel Trattamento Oncologico. E’ un Punto servizi dedicato ai pazienti oncologici, per assisterli nel loro percorso, dalla diagnosi al trattamento fino al follow up e sollevarli da tutte le incombenze legate all’organizzazione dei controlli. Da qui a fine giugno saranno circa una trentina gli Aiuto Point che nasceranno nelle quattro aziende ospedaliero universitarie e nelle tre aziende sanitarie della Toscana. Il prossimo che verrà inaugurato sarà quello del Santa Maria Annunziata a Ponte a Niccheri (Firenze), giovedì 16 marzo.
“Abbiamo fortemente voluto questa innovazione organizzativa del Punto servizi – ha detto Stefania Saccardi – per essere più vicini ai malati di tumore, assisterli meglio nel loro percorso e anche migliorare i tempi di attesa. Cercando di risolvere il problema delle liste di attesa, abbiamo optato per un modello diverso, più strutturato, separando i flussi delle prime visite da quelli dei controlli successivi. Affidandosi al Punto servizi, il paziente che ha già intrapreso un percorso oncologico si sentirà preso in carico e non dovrà più preoccuparsi della faticosa organizzazione dei controlli, perché sarà il sistema ad assicurarla. Ringrazio quanti hanno lavorato alla messa a punto di questa innovazione, qui a Grosseto come in tutte le altre aziende in cui gli Aiuto Point stanno nascendo”.
Il Punto servizi rientra tra le azioni individuate dalla Regione per tagliare i tempi di attesa e migliorare il modello di presa in carico del paziente oncologico durante la fase del follow up, ovvero dei controlli a cui i pazienti vengono sottoposti dopo la prima fase di trattamento che ha consentito la remissione del tumore, allo scopo di intercettare rapidamente l’eventuale ripresa della malattia. Con la delibera 1068 del novembre 2016 erano stati assunti impegni precisi sugli interventi da realizzare e sui tempi, che sono stati rispettati. Entro marzo in ogni azienda (le 4 aziende ospedaliero universitarie e le 3 aziende sanitarie) nascerà un Punto servizi per la gestione del follow up della mammella: questo riguarderà circa 15.000 donne.
Nei sette Aiuto Point per il tumore alla mammella verrà quindi testato il nuovo modello di programmazione delle prestazioni diagnostiche che è stato costruito in questi mesi, in collaborazione tra Regione e aziende: un modello che si basa sostanzialmente sull’identificazione del numero di pazienti previsti giornalmente e sulla messa a disposizione di un numero di spazi di prenotazione adeguato, con agende che scorrono giornalmente su base annua. Ad ogni paziente inserito in un programma di follow up verrà fornito un piano di controlli periodici concordato tra gli specialisti di riferimento.
Se il modello funzionerà per il tumore alla mammella, verrà rapidamente esteso alle altre tre tipologie di tumore per le quali in questi tre mesi sono stati costruiti protocolli omogenei di follow up a livello regionale: prostata, colon, polmone. Entro giugno dovrebbero quindi essere attivi i Punti servizi di tutte le aziende ospedaliero universitarie e sanitarie, una ventina in tutto (oltre ai sette che entreranno in funzione entro marzo per la mammella).
Il Punto servizi costituirà il riferimento per i pazienti seguiti dalla struttura oncologica di cui fanno parte, che non dovranno più quindi rivolgersi al Cup per la prenotazione dei propri controlli. Il Punto servizi assicurerà la prenotazione di tutte le prestazioni previste per il follow up dei pazienti seguiti dalle strutture oncologiche, e anche il supporto per l’espletamento degli adempimenti amministrativi in materia di esenzione, avvio dell’iter per il riconoscimento dell’invalidità civile, facilitazione dell’accesso. In ogni azienda il Punto servizi sarà collocato in uno spazio dedicato facilmente raggiungibile e ben identificabile.