GROSSETO – Non ha sortito un buon effetto tra gli associati Anva, l’associazione ambulanti di Confesercenti, la proposta del consigliere Rinaldo Carlicchi di trasferire il mercato nell’ex campo Amiata. «Scriviamo in riferimento a quanto apparso sulla stampa relativamente alla proposta di spostare su piazza Nassirya i posteggi del mercato settimanale del giovedì ubicati in via Ximenes – afferma il presidente Anva Simone Zippilli -. Esprimiamo forte contrarietà alla proposta».
«Pur convinti del pieno diritto di ognuno di esprimere la propria opinione su qualsivoglia argomento – prosegue Zippilli -, bisogna però evitare di considerare il mercato come qualcosa che si può pensare di prendere, modificare, spostare, sottovalutando forse il fatto che esso è prima di tutto luogo di lavoro e importante fonte di reddito per quasi 200 imprese che svolgono il commercio su aree pubbliche, per la grande maggioranza a conduzione familiare. Ciò assume tanta più rilevanza in un periodo di pesante crisi economica come quello che stiamo vivendo».
«L’ubicazione di un mercato all’interno di un contesto urbano incide fortemente sulla sua capacità di attrarre visitatori, sulla sua appetibilità commerciale, condizionatamente alla facilità di raggiungerlo e di visitarlo – continua -. Ciò assume ancora maggiore rilevanza se si considera, che in un periodo che vede il centro storico subire gli effetti prodotti dall’eccessivo insediamento della GDO (Grande distribuzione organizzata) nella città di Grosseto, il mercato attrae visitatori in quel contesto».
«La stessa ubicazione dei singoli posteggi all’interno del mercato è determinante per la capacità di creare reddito della singola azienda che su quel posteggio opera, ed incide dunque anche sul suo valore commerciale. Non tutte le strade e le piazze sono commercialmente in grado di accogliere un mercato. Non si può inoltre non considerare il fatto che il mercato comporta modifiche al traffico per poche ore alla settimana, con un peso dunque sulla circolazione molto ridotto. Rispetto a tutto quanto appena detto e sostenuto – conclude Zippilli -, la nostra categoria esprime netta contrarietà alla ipotesi di modifica della dislocazione dei posteggi».