SCARLINO – “Il progetto unitario di bonifica delle acque di falda della Piana, presentato congiuntamente da Nuova Solmine, Huntsman, Scarlino Energia e Comune di Scarlino e approvato dalla conferenza dei servizi nel maggio 2015, non è stato attivato in quanto le aziende non hanno condiviso i criteri di ripartizione della spesa relativa alle opere del sistema pump e treat sulle aree di proprietà e i costi di gestione in base alla quantità di acque di falda emunta e trattata”. Il sindaco di Scarlino Marcello Stella interviene su quanto affermato dal gruppo di opposizione il “Coraggio di cambiare” sul progetto di bonifica della falda. Affermazione che il primo cittadino bolla come “inesatte”.
“Sul rispetto dei criteri proposti in Comune ho sempre mantenuto con fermezza la mia posizione a difesa dell’Ente – prosegue Stella -. Riscontrata l’impossibilità di realizzare il progetto unitario di bonifica della falda, ritenendo urgente e non più rinviabile il processo di risanamento della falda nella piana così come anticipato nell’ultimo consiglio comunale, il Comune ha deciso di attivarsi autonomamente di concerto con la Regione Toscana. A inizio febbraio il Comune ha richiesto alle tre società di presentare, entro 90 giorni, i progetti di bonifica riguardanti le aree di propria competenza in variante al progetto già approvato”.
“Anche il Comune (come già comunicato ufficialmente alla Regione Toscana nello scorso mese di ottobre), presenterà il proprio progetto di bonifica della falda relativo alle proprie aree di competenza in coerenza con il progetto unitario approvato. Di fatto, diversamente da quanto affermato dal “il Coraggio di cambiare”, per il Comune e per i cittadini non vi saranno aggravi di spesa sugli interventi da realizzare rispetto al progetto unitario approvato. Una volta presentati i progetti sarà attivato un tavolo tecnico in collaborazione con ARPAT e Regione Toscana per coordinare gli interventi al fine di renderli efficaci in relazione alla bonifica della falda e valutare complessivamente gli aspetti idrogeologici e geotecnici nelle aree di influenza dei futuri pompaggi. L’attività è tutt’altro che bloccata o rinviata – conclude Stella – e rimane un argomento quotidianamente all’ordine del giorno del Comune di Scarlino e della Regione Toscana”.