ORBETELLO – Era rivolta a pancia in su, lungo la battigia tra i frangenti, intrigata in un pezzo di rete da pesca quando il destino ha fatto giungere i suoi salvatori che hanno dato l’allarme. Sabato pomeriggio sulla spiaggia della Feniglia, quattro persone (Jost Geppert, Michela e Francesca Risolo, Claudio Bigagli con il loro cane Isotta) hanno rinvenuto durante una passeggiata un esemplare di Caretta Caretta che adesso si trova presso il centro recupero tartarughe marine di Talamone.
Si tratta di un esemplare subadulto che i soccorritori avevano inizialmente creduto morta prima di accorgersi che muoveva ancora una zampa. Tramite la Guardiacostiera è stato poi allertato l’Osservatorio Biodiversità Ambientale della Toscana che l’ha fatta trasferire a Talamone sotto le cure della veterinaria Chiara Caruso. Il nome che le è stato dato è Marzolina e da un primo esame, sono stati rilevati altri vecchi traumi che di certo non l’hanno aiutata in questo ultimo incidente: alla tartaruga manca la pinna anteriore destra mentre la sinistra presenta l’amputazione della parte apicale della pinna, lesioni che però sono chiaramente di vecchia data.
Una volta al centro di recupero è stata visitata e sottoposta ad rx di routine che ha escluso la presenza di corpi estranei. È stata poi misurata e pesata: lunghezza 57 cm., larghezza 54, 5cm., peso 20kg, si tratta di un animale sub adulto dal sesso ancora indeterminato. E’ stata poi fatta fluidoterapia per reidratarla nella realistica possibilità che l’imbrigliamento nella rete derivante in cui è stata trovata durasse già da qualche giorno ed è stata poi lasciata in un contenitore con poca acqua. Nei prossimi giorni verranno eseguite altre procedure diagnostiche per stabilire meglio lo stato di salute dell’animale.