GROSSETO – Incontro a Firenze Luigi Bellumori che con la delega del presidente Antonfrancesco Vivarelli Colonna ha rappresentato la provincia di Grosseto nel corso dell’incontro tra Upi Toscana e Anci Regionale. Un incontro durante il quale è stato affrontato «il gravissimo problema della tenuta dei bilanci delle Province e della sostenibilità dei servizi , della sicurezza di strade e scuole, funzionamento della protezione civile».
«Un problema che investe direttamente le Comunità ed i territori ma anche il regime delle responsabilità per i Presidenti ed i dipendenti. È nell’avviso di tutti i presidenti delle Province della Toscana presenti all’incontro, definire un programma finalizzato e condiviso tra UPI ed ANCI che valorizzi al meglio ogni sinergia possibile e riconsolidi il sistema delle risorse e delle competenze già presenti nelle Province e nei Comuni, oggi unici ed insostituibili presidi dei territori di area vasta«.
«A seguito degli esiti referendari del dicembre 2016, ognuno di questi livelli di governo vede oggi riconfermata la propria dignità costituzionale. Nelle Province abita oltre il 70% della popolazione italiana ed ai Sindaci e Presidenti si rivolgono direttamente tutti i Cittadini, ogni giorno, per chiedere sostegno in ogni campo della vita, del sociale, del lavoro, dei servizi. L’area metropolitana è oggi fortemente legata alla valorizzazione delle aree rurali o montane e, per quanto osservato, non si comprende come oggi qualcuno ancora proponga livelli di importanza istituzionale differenziata ed uno sviluppo a due o tre velocità».
«Nel corso dell’incontro fiorentino tutti i Presidenti di Province Toscane sono stati concordi nell’inviare alla Procura della Repubblica, alle Prefetture territoriali e alla sezione regionale della Corte dei Conti un esposto cautelativo “affinché vengano valutate eventuali condotte illecite omissive e/o commissive”. Il riferimento è ai tagli insostenibili a cui le Province sono sottoposte ormai da quasi tre anni, che non consentono di garantire la corretta manutenzione delle strade e delle scuole, funzione loro affidata dalla legge di riforma. Tanto più che, con la mancata abolizione di questi enti sancita con il referendum, le Province hanno piena dignità costituzionale e dunque devono avere quell’autonomia finanziaria prevista dall’art. 119 della Costituzione. Prossimo appuntamento per fare il punto della situazione all’Assemblea di tutti gli eletti nelle province toscane fissata a Firenze per il 7 marzo prossimo».