GROSSETO – «Un gioco di scatole cinesi». Questo, secondo il portavoce regionale di Fratelli d’Italia Giovanni Donzelli, è Sei Toscana «Se scomponiamo Sei Toscana (nel grafico a fondo pagina) – afferma Donzelli – troviamo all’interno Banca Etruria, tre cooperative rosse: Cooplat, Castelnuovese e Unieco, e i comuni governati dalla sinistra. Scomponendo i fattori quel che emerge è il sistema di potere della sinistra. Scarlino Energia è al 100% controllata da STA, che è composta ancora da Banca Etruria e da società controllate nuovamente di Unieco e Castelnuovese. La recente nomina di Marco Mairaghi a Sei Toscana non fa che confermare un quadro di ‘soliti noti’».
Fratelli d’Italia torna sul tema dei rifiuti, e lo fa partendo da una riunione che si è tenuta tra i sindaci dell’area sud e rappresentanti di Sei Toscana. «Vista questa situazione pre-commisariale – afferma l’assessore del comune di Orbetello Luca Minucci – ci saremmo aspettati un’azione più misurata da parte di Sei Toscana. E invece si parla di acquisizione delle quote di Sta che a sua volta è una partecipata di Sei Toscana». Poi Minucci parla del commissariamento «Possibile che si conosca già il numero dei commissari (che saranno da due a quattro) o il profilo dei commissari?» chiede Minucci che ha anche portato una busta chiusa con all’interno i nominativi dei possibili commissari. Una busta che verrà aperta dopo le nomine. Le figure sarebbero emerse durante la riunione con Sei. «Praticamente – afferma il consigliere comunale di Fratelli d’Italia Bruno Ceccherini – il controllato sa già i nomi dei controllori».
«Siamo stati tra i primi a denunciare quel che non andava nella gestione regionale dei rifiuti – afferma il portavoce provinciale di Fratelli d’Italia Fabrizio Rossi -. Qui si cerca di accentrare tutto a Firenze, con bandi regionali che vengono vinti da altri e i risultati sono sotto occhi di tutti. A venire penalizzata è la Maremma nei servizi, nella sanità, nelle politiche aziendali».
L’assessore del comune di Grosseto Simona Petrucci precisa «Abbiamo preso in mano i costi gestione che determinano le tariffe e abbiamo notato costi strani, a volte subdoli, per questo abbiamo chiesto il dettaglio dei costi per capire se all’interno ci sono solo i servizi o altre spese mascherate, per questo speriamo che la nomina dei commissari serva anche a far luce su questa questione».