GROSSETO – Abitazioni, auto, gioielli, denaro. Maxi sequestro nella notte da parte dei carabinieri e Guardia di finanza. 50 militari sono stati impegnati dalle 5 di questa mattina nel sequestro preventivo, emesso dal tribunale di Grosseto, di beni mobili e immobili nei confronti di 13 appartenenti alla famiglia Alasia.
Le misure di prevenzione in materia di criminalità organizzata sono infatti estese anche alle persone socialmente pericolose. «Si tratta del primo provvedimento di questo tipo preso sul territorio di Grosseto» affermano il procuratore Raffaella Capasso e il sostituto Maria Navarro. Gli accertamenti sono stati portati avanti dal Nucleo investigativo dei Carabinieri e dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza. Le indagini sono rivolte a «dimostrare il reimpiego dei proventi dell’attività delittuosa degli Alasia per l’acquisto di beni mobili e immobili».
I provvedimenti di oggi (sono state sequestrate 13 vetture, 14 conti correnti, sei ville e due terreni nella zona di Roselle) sono lo sviluppo delle indagini del 31 marzo scorso e che portarono a misure cautelari nei confronti di 16 membri della famiglia Alasia, tutti gravati da precedenti specifici per furti e uso di minori. I reati erano stati commessi in Maremma e in Sardegna. Si tratta di un sequestro d’urgenza, dunque al momento gli inquilini si trovano ancora all’interno. sarà poi il giudice a decidere l’eventuale sgombero.