GROSSETO – Per una partita che non c’è stata, inizia inevitabilmente tutta una reazione a catena di eventi. Il primo è la vittoria a tavolino per il Gavorrano, correlata con un punto di penalizzazione e ad un’ammenda da 1000 euro a spese del Grosseto, anche se allo stato dei fatti non si escludono altre rinunce per i biancorossi.
Le norme organizzative interne della Federazione parlano chiaro: essendo le società obbligate a portare a termine le manifestazioni sportive alle quali sono iscritte, “qualora una società si ritiri dal campionato o da altra manifestazione ufficiale o ne venga esclusa per qualsiasi ragione durante il girone di ritorno tutte le gare ancora da disputare saranno considerate perdute con il punteggio di 0-3, ovvero 0-6 per le gare di calcio a cinque, in favore dell’altra società con la quale avrebbe dovuto disputare la gara fissata in calendario (…..); la società che rinuncia per la quarta volta a disputare gare è esclusa dal campionato o dalla manifestazione ufficiale. Alle società che rinunciano a disputare gare o a proseguire nella disputa delle stesse, sono irrogate anche sanzioni pecuniarie…. Le stesse sono altresì tenute a corrispondere eventuali indennizzi, secondo le determinazioni degli organi disciplinari”.
Unica possibilità di richiesta di deroga al presidente federale alle suddette disposizioni, nel caso in cui le leghe, il settore per l’attività giovanile e scolastica, le divisioni e i comitati ritenessero che “il ritiro di una società da una manifestazione ufficiale sia dovuto a causa di forza maggiore….. su motivata istanza della società interessata”.
Esplicativo il precedente del Città di Foligno, appena undici giorni fa escluso dalla serie D dopo quattro mancate presentazioni, non tutte consecutive: per la società umbra ci sono state quattro ammende da 1000, 2000, 4000 e 8000 euro, quattro sconfitte a tavolino e altrettanti punti di penalizzazione. Diverso il caso del Chieti Calcio, che lo scorso dicembre ha rinunciato formalmente ad una gara e a gennaio è stato dichiarato fallito dal tribunale.
Parallelamente alla via crucis della prima squadra del Grifone, quella delle squadre del settore giovanile, le cui attività stanno già cessando di esistere di conseguenza, in mancanza degli stessi requisiti indispensabili per il proseguimento del campionato dei colleghi senior. Sono già alla seconda rinuncia gli Juniores, due settimane fa non presentatisi alla sfida casalinga con la fuori classifica Unicusano Fondicalcio e ieri non partiti affatto per la trasferta in casa dell’Ostia Mare, mentre stamani è saltato l’impegno interno degli Allievi con il Castelfiorentino.
Ultimo pezzo del domino, i giocatori e il loro futuro: “nel caso in cui la società non prenda parte al campionato di competenza – come riporta il Noif – o se ne ritiri o ne venga esclusa, o ad essa sia revocata l’affiliazione, i calciatori per la stessa tesserati, salvo casi eccezionali riconosciuti dal presidente federale, sono svincolati d’autorità…. i calciatori svincolati possono tesserarsi per altre società subito dopo la pubblicazione del provvedimento. Tale possibilità è esclusa per coloro che hanno già disputato anche una sola gara del girone di ritorno del campionato, cui partecipa la prima squadra della società divenuta inattiva”. Nessuna possibilità di entrare a far parte di un’altra società dunque, nell’attuale stagione, per i tesserati del Grosseto.