SCARLINO – Si chiama FreeWat il progetto, finanziato dalla Commissione europea, che studia la gestione delle acque in ambito rurale. 14 i casi presi in esame in tutta Europa. Per quanto riguarda l’Italia il caso studio è il bacino idrico di Follonica ed il relativo corpo idrico sotterraneo (nella foto uno degli incontri passati al centro congressi del Parco della Colline Metallifere).
FreeWat, dove free sta per libero e wat per acqua, è un ambiente di simulazione gratuito, open source e integrato in GIS per la pianificazione e gestione delle risorse idriche, gestione che mira a promuovere semplificando l’applicazione della Direttiva quadro sulle acque e delle altre Direttive collegate.
La Regione Toscana ha aderito al progetto e chiesto al Parco delle Colline Metallifere di organizzare gli incontri sul territorio e martedì 28 febbraio, (dalle 10,00 alle 12,00), nella sala Auser di Scarlino Scalo (via Matteotti 25), si terrà il quinto focus group.
Anche in questo caso come negli appuntamenti precedenti l’incontro è aperto non solo alle istituzioni e agli enti gestori dell’acqua, ma anche a geologi, ingegneri, architetti e agricoltori.
In particolare in questo quinto incontro saranno presi in esame diversi punti e tra questi un approfondimento sull’utilità del software Freewat come strumento di supporto alle decisioni nella gestione integrata delle risorse idriche con particolare riferimento all’applicazione delle direttive europee.
FreeWat: qualche informazione sul progetto – La peculiarità dell’applicazione della piattaforma FreeWat ai casi di studio, risiede nel fatto che, in ciascun caso di studio, vengono formati dei Focus Group composti dai principali attori interessati alla gestione dell’acqua (autorità di bacino, consorzi di bonifica, gestore del servizio idrico, associazioni industriali e agricoltori, associazioni di protezione ambientale, ecc.). Per ulteriori info http://bit.ly/2kP9Ypu.
I Partners internazionali del progetto (tra cui la Regione Toscana) sono visibili in questa pagina web: www.freewat.eu/partners.
Info: www.parcocollinemetallifere.it