GROSSETO – Anche quest’anno, la Società naturalistica speleologica maremmana (appendice del Museo di Storia Naturale della Maremma), in collaborazione con l’Università degli studi di Firenze, organizza una spedizione scientifica in Africa e precisamente in Etiopia. Sarà questa la ventunesima spedizione in quella nazione dove ormai da anni l’associazione è ben conosciuta per le sue ricerche nei campi dell’archeologia, dell’antropologia e dell’etnologia, anche se non sono mancati progetti umanitari di cooperazione internazionale.
Quest’anno, grazie ad un invito, del Dipartimento di Archeologia della prestigiosa Università di Makallè (Tigray), che con oltre 30.000 studenti risulta la più grande d’Etiopia, saranno svolte ricerche e documentazioni di siti preistorici con pitture rupestri. Nel Corno d’Africa (Etiopia, Eritrea e Somalia) queste manifestazioni artistiche, che risalgono fino al quinto millennio avanti Cristo, sono molto importanti e numerose. Dal loro studio si ricavano dati circa l’ambiente e il clima di vari millenni fa, oltre a dati che riguardano la vita dei cacciatori preistorici diventati poi allevatori e coltivatori.
Una grande quantità di informazioni che qualche stregone del passato ha voluto lasciare ai posteri, come fosse una scrittura o una foto, e che letta oggi ci può far rivivere in quel mondo ormai dimenticato. Il team partirà il 24 febbraio, tornerà il 12 marzo e come sempre informerà il Ministero degli Affari Esteri Italiano e la nostra Ambasciata d’Italia in Etiopia presso la quale, in Addis Abeba, sono state svolte numerose conferenze sulle nostre missioni archeologiche, molto apprezzate dalle autorità locali. Molte delle documentazioni fotografiche nei vari campi di ricerca, sono visibili nel nostro sito web www.ethiopiatrekking.it.