MASSA MARITTIMA – Da area degradata a luogo di ritrovo per manifestazioni sportive. Il campo di calcio la Camilletta, a Massa Marittima, sta vivendo una seconda vita grazie all’accordo tra Comune e associazioni.
«Per molto tempo il campo sportivo è stato un sinonimo di degrado a causa di anni di incuria e atti vandalici – afferma il sindaco di Massa Marittima Marcello Giuntini -. Grazie ad un accordo con La Pro Loco, il Motoclub Massa Veternensis e il Gruppo Alcole sta tornando a nuova vita».
Il campo era stato costruito con i fondi di Italia ’90, ma ci furono problemi di progettazione, sul fondo c’era travertino, che non drenava l’acqua così si formava una specie di enorme pozzanghera in mezzo al campo. Il Comune negli anni ha effettuato lavori e interventi vari, sino a rinunciare ad utilizzare il campo.
L’impianto sportivo è stato piano piano invaso dalle erbacce, un vero roveto è cresciuto sugli spalti, avvolgendo le reti, gli spogliatoi sono stati vandalizzati. Era diventato un simbolo di degrado e abbandono. Ad un certo punto apparve anche un cartello “cercasi branco di pecore” per tenere pulito il campo.
«Nei giorni scorsi abbiamo provveduto ad una pulizia straordinaria – prosegue il sindaco -: le tribune e le recinzioni non si vedevano più a causa dei rovi che le coprivano. C’è voluta una settimana per togliere i rovi».
«Visto anche il periodo di crisi abbiamo scelto di lavorare con le associazioni, che è anche la cifra distintiva di questi ultimi tempi: noi abbiamo fatto i lavori più grossi, le associazioni stanno realizzando le inferriate per le porte degli spogliatoi, per evitare nuove intrusioni. Verrà gestito dalle associazioni per realizzare delle manifestazioni – prosegue il primo cittadino di Massa Marittima -, penso al raduno delle moto a marzo, o ad attività equestri, o ancora al tiro con l’arco».
«Sul terreno limitrofo, anch’esso oggetto di una pulizia radicale, nascerà l’area di sgambamento cani gestita dall’associazione Amici del Cane. C’è una parte di prato e una con degli alberi sotto cui possono essere messe delle panchine. Noi faremo i lavori più grossi, come portare la luce e l’acqua, e loro penseranno al resto. Con l’impegno di tutti – conclude Giuntini – possiamo rendere la nostra Massa migliore di come l’abbiamo trovata».