GAVORRANO – Sinistra Italiana, il comitato promotore provinciale di Grosseto, risponde a Elisabetta Iacomelli, sindaco di Gavorrano che nei giorni scorsi aveva replicato alle dichiarazioni dei rappresentanti di “Sì” gavorranesi.
«La sindaca Elisabetta Iacomelli dovrebbe ringraziare Sinistra Italiana. Attaccando noi e’ riuscita ad andare sulla stampa e i cittadini di Gavorrano hanno preso finalmente coscienza della sua presenza«.
»Temiamo però che da ora in poi cominceranno a chiedergli conto di ciò che sta facendo, anzi di quello che non sta facendo per affrontare una crisi che attraversa profondamente la comunità. Una crisi che riguarda direttamente anche l’amm.ne comunale e la sua tenuta economica. Una crisi su cui adesso si riversa lo spettro della serrata di due realtà, come la Coop e la Banca MPS, che hanno anche un ruolo sociale importante. Sinistra Italiana e tutta l’opposizione in consiglio comunale ha ben chiaro la drammaticità del periodo che vive la comunità di Gavorrano tanto che il Consiglio comunale di ieri è stato richiesto proprio dalla nostra coalizione».
«La Iacomelli invece di illustrare proposte, di spiegare quali percorsi intende fare per affrontare la crisi di Gavorrano, preferisce attaccare la nostra forza politica e scaricare responsabilità sul passato. La Sindaca però dimentica che quel passato lei lo ha condiviso e sostenuto senza mai criticarlo. La Iacomelli, che governa Gavorrano da 3 anni e mezzo, evidentemente ancora vive la sua esperienza amm.va con l’incubo dell’ex-sindaco Borghi che ha amministrato solo 20 per mesi facendo tantissimo per i suoi cittadini ma compiendo un errore: presentare un foglio con due giorni di ritardo e scatenando un incredibile accanimento che sta ancora pagando personalmente».
«Invece di replicare con i contenuti, l’attacco scomposto della Sindaca ad una forza politica di opposizione che non fa altro che svolgere la sua funzione dimostra l’assenza di idee. Questo perché Gavorrano è governata da un’amministrazione inconcludente anzi, dannosa. Che non vive e non vede i problemi quotidiani delle persone. E quando un Sindaco non vede questo una cosa deve fare: andare a casa».