FOLLONICA – «In che modo il sindaco di Follonica Andrea Benini intende usare lo strumento del Daspo Urbano?». Questa la domanda che Sandro Marrini, capogruppo di Forza Italia a Follonica, pone al sindaco Andrea Benini con una interrogazione.
«Questa misura (il daspo urbano, ndr) è a disposizione di chi si trova alla guida di una città ed già in vigore tramite un decreto legge che permette ai sindaci di prendere provvedimenti immediati verso chi deturpa monumenti e luoghi di pregio, chi spaccia sostanze stupefacenti all’uscita dei locali e chi danneggia infrastrutture e luoghi come le stazioni. Purtroppo si tratta di problemi che Follonica conosce bene e con i quali i cittadini si trovano troppo spesso a fare i conti».
«Adesso il Governo centrale permette di ricorrere a misure disciplinari concrete: è previsto, per esempio, l’allontanamento dal territorio per un mese per chi danneggia a più riprese il patrimonio pubblico, oltre a multe da 300 euro a 900 euro (e l’allontanamento per 48 ore dal territorio) per chi danneggia luoghi di pregio. Questo solo per fare qualche esempio e rendere l’idea del nuovo potere a disposizione dei sindaci. Tante volte abbiamo assistito ad atti vandalici nelle pinete follonichesi, dove giochi e arredo urbano sono stati distrutti. Lo stesso è accaduto anche sul lungomare: penso a Pratoranieri, ma anche al resto dei quartieri. C’è poi da risolvere la questione della presenza dei parcheggiatori abusivi. Per questo mi piacerebbe che il sindaco di Follonica, Andrea Benini, si esprimesse sulla questione, spiegando in che modo si approccerà al Daspo Urbano».
«Nell’interrogazione si chiede poi «in che modo il sindaco Andrea Benini userà questo strumento? Ha già fatto ricorso (nel periodo compreso tra la mia interrogazione e la risposta) al Daspo Urbano? Ritiene che possa essere un mezzo utile a garantire sicurezza? La Polizia municipale e le Forze dell’ordine sono stati invitati a segnalare casi che potrebbero rientrare sotto questa norma?»