PAGANICO – Un’annata da matricola che si sta rivelando una lezione dura quanto affascinante per l’USD Paganico, neopromossa nel girone F di Prima categoria in cui occupa attualmente la penultima piazza. Tante le difficoltà incontrate dal gruppo allenato da Federico Amedei, giovanissimo per età media, in un campionato più insidioso e fisico di quanto si fossero aspettati, ma che vogliono chiudere lottando fino alla fine. “Purtroppo abbiamo fatto tutta una serie di errori di valutazione – ha detto Amedei – a cominciare dall’allestimento della squadra. Pensavamo di poter fare una stagione tranquilla ma così non è stato. Adesso lottiamo per la salvezza in cui crediamo tutti, io in primis: è come se avessimo davanti dieci finali, da qui alla fine, che dobbiamo giocare con tutte le nostre forze e volontà”.
Il tecnico, famoso anche per aver cresciuto calcisticamente tanti ragazzini del settore giovanile bianconero, accenna al loro debutto in cui batterono l’Amiata con una bella prestazione. “Giocammo bene e meritammo i tre punti – ha ricordato – ma quella vittoria ci ofuscò un po’ le idee deviandoci da cosa è veramente la Prima, addirittura avevamo anche pensato a qualcosa di più della salvezza, che era il nostro obiettivo iniziale. Ora siamo molto più calati nella categoria e nei suoi ritmi dove nessuna gara è scontata, ci sono continuamente risultati a sorpresa e non è detto che giocando bene si vince sempre. Credo nel calcio giocato, organizzato, tecnicamente forte e così ho scelto miei giocatori e fatto la squadra, ma la Prima è un campionato più fisico e atletico e non tutti i campi permettono questo genere di mentalità. Purtroppo non ce la faccio a fare altrimenti e a non chiedere ai miei ragazzi di non giocare la palla. Ultimamente stiamo riuscendo a giocare così, specie nelle ultime sfide in casa contro il Pianella o all’Alberese in cui abbiamo portato via quattro punti. Dove possiamo migliorare? I numeri dicono che prendiamo qualche gol di troppo, anche se non ne abbiamo subiti nelle ultime due gare. Pur avendo un reparto offensivo di tutto rispetto, questa è una categoria in cui non possiamo illuderci di poter fare 3-4 gol a partita. Domenica avremo una partita difficilissima contro il Pitigliano, che è di livello superiore ma ripeto, abbiamo dieci finali e chi viene viene, ci preoccupano tutte e nessuna. Ho visto squadre veramente forti ma a livello di calcio giocato non siamo inferiori a nessuno. Dobbiamo solo fare esperienza”.
Sedici adesso i giocatori a disposizione di Amedei più qualche aiuto dagli Juniores, ma hanno pesato alcuni brutti infortuni, come quello capitato al secondo portiere o la rottura del crociato subita dal capitano Francesco Cavaliere. Ma nonostante questa rosa corta, oltre che la più giovane del girone F, non c’è stato nessun acquisto nel mercato invernale.
“Dobbiamo fare con ciò che abbiamo in casa facendo di necessità vitù – ha concluso l’allenatore – dopo tanti anni, per caso, metà rosa è cresciuta nel settore giovanile del Paganico, e già questa è una vittoria. Ma inutile andare a cercare qualcuno, ci siamo messi noi in questa situazione e noi ne dobbiamo uscire, senza aiuti esterni. Chi non ci ha dato fiducia o non ha retto alle aspettative ha preferito cambiare squadra, ma chi è rimasto è determinato a dare il suo contributo fino alla fine per noi stessi e per la maglia. Ci crediamo forse contro un po’ tutto e tutti, con attorno un po’ di diffidenza generale anche da persone vicine alla società, quindi adesso stiamo andiamo avanti solo con la forza del gruppo”.
Questa la dirigenza 2016-2017 dell’USD Paganico: il presidente Fabio Rossi, i dirigenti Paolo Ghini, Maurizio Lucattini e Marco Lazzi.
Questa la rosa: i portieri S. Marzocchi e A. Marzocchi; i difensori Ferrini, Minteh, Balestracci, Minucci, Nelli, F. Cavaliere e Pifferi; i entrocampisti La Rosa, Di Fiore, Pialli, Machetti, Tino e M. Cavaliere; gli attaccanti Vacchiano, Scozzafava, Galloni e Corina.