ORBETELLO – «Il sindaco Casamenti ha dimostrato ancora una volta di essere in grado solo di guardare il dito e non la luna». Inizia così la nota del nota Gruppo PD – Area riformista di Orbetello. «Come è facile intuire, ci riferiamo alla pretestuosa polemica in merito al pagamento delle spese processuali relative al ricorso effettuato dall’amministrazione Paffetti sul lotto 5A, ossia il lotto che riguarda il Comune di Capalbio. Il pagamento delle spese processuali liquidate nelle sentenze sono di stretta competenza degli uffici amministrativi e non della parte politica. La cosa importante, però, riguarda il fatto che Casamenti sembra non aver compreso la reale portata della sentenza in questione sul piano giuridico».
«Una cosa è certa: al sindaco sfugge qualche passaggio importante. Ma andiamo per gradi e cerchiamo di ricostruire la situazione – continua -. L’amministrazione Paffetti si è sempre dimostrata contraria al tracciato costiero, considerandolo eccessivamente impattante e incompatibile con le esigenze del territorio – afferma il Pd -. A dimostrazione di ciò ci sono le osservazioni grazie alle quali è stato bloccato il lotto 5A e il grande lavoro fatto in sinergia con la Provincia e l’allora Assessore Bramerini che ha condotto la regione Toscana a imporre prescrizioni stringenti alla SAT. Anche il ricorso al TAR al quale il sindaco Casamenti fa riferimento è stato uno degli atti con cui l’amministrazione Paffetti ha tentato di bloccare lo scellerato progetto della SAT. Tale ricorso, infatti, da un punto di vista giuridico, era dovuto e necessario. Com’è noto, il lotto 5A ricade nel comune di Capalbio. La decisione del Comune di Orbetello di fare ricorso era dovuta al fatto che se il lotto 5A fosse diventato definitivo avrebbe potuto essere considerato condizionante il lotto 5B. Per questo motivo, quindi, si è trattato di un atto dovuto. Se non fosse stato svolto, al momento della proposizione del ricorso contro il lotto 5B, la controparte avrebbe potuto asserire che lo stesso era infondato poiché era definitivo il tratto a sud che condizionava il modo irreversibile il percorso autostradale sul nostro comune».
«È evidente che, nel caso in cui il ricorso avesse avuto un esito positivo, l’iter si sarebbe bloccato. Senza alcun dubbio, questa era la soluzione auspicata da tutti. La sentenza del TAR con la quale è stato rigettato il ricorso, però, ha una valenza degna di nota. Essa, infatti, spiega chiaramente che il lotto 5A non genera conseguenze dirette sul territorio orbetellano – continua l’opposizione -. Ciò vuol dire che al momento in cui si procederà con il ricorso in riferimento al lotto 5B la controparte non potrà fare appello al fatto che i due lotti sono dipendenti l’uno dall’altro. A questo punto c’è da capire se Casamenti abbia o meno la consapevolezza dell’arma giudiziaria che ha tra le mani. Allo stato dei fatti, l’unica alternativa possibile per continuare la battaglia giuridica nei confronti del tracciato costiero è rappresentata da un ricorso al TAR relativo al lotto 5B».
«Invitiamo, quindi, per l’ennesima volta, il Sindaco a dare l’incarico ad un avvocato competente in materia al fine di studiare le carte e di predisporre una strategia, tenendo conto anche della precedente sentenza. Purtroppo, stando a quanto si evince dalle polemichette sollevate in merito alle spese processuali, pare proprio che questa strada non l’abbia ancora intrapresa. Se avesse affidato la questione autostrada ad un avvocato specialista della materia, infatti, gli sarebbe stata spiegata la portata e il significato della sentenza del TAR e invece dimostra di affrontare una questione così importante come se – conclude il Pd – si trattasse delle luminarie di Natale».