FOLLONICA – «Vogliamo visionare non solo il numero di autovetture rimosse, ma anche gli incassi derivanti da tali rimozione e anche l’integrazione della convenzione con l’operatore di rimozione coatta per la nuova zona del Parco Centrale». Danilo Baietti e Agostino Ottaviani, di Fratelli d’Italia, scrivono al sindaco di Follonica Andrea Benini, «per denunciare per l’ennesima volta la mancanza di una risposta alla nostra richiesta di accesso agli atti presentata nei primi giorni di settembre 2016».
«A pensar male ci verrebbe da supporre che la mancanza di una risposta sia un palese segnale di come forse lei e la sua amministrazione abbiate forse commesso qualche errore – proseguono i due rappresentanti di Fratelli d’Italia rivolgendosi al sindaco -. Infatti con la prima ordinanza veniva vietata la sosta nei parcheggi all’opposto del civico 3 di via Massetana, e di fronte all’arena spettacoli. Queste disposizioni venivano successivamente variate inserendo per le zone sopracitate oltre il divieto di sosta anche la rimozione coatta. Nei giorni precedenti alla pubblicazione della nuova ordinanza, un indefinito numero di autovetture veniva rimosso, per questo chiediamo di poter visionare non solo il numero di autovetture rimosse, ma anche gli incassi derivanti da tali rimozione e anche l’integrazione della convenzione con l’operatore di rimozione coatta per la nuova zona del Parco Centrale».
«Riteniamo che senza un esplicito richiamo all’interno della ordinanza vigente al tempo della rimozione coatta, il comune di Follonica abbia commesso un atto illegittimo, infatti la giurisprudenza in materia afferma come debba esser esplicito il richiamo alla rimozione coatta, cosa che invece veniva aggiunta successivamente nell’ordinanza di agosto, quando però le autovetture erano già state rimosse -continuano -. Abbiamo chiesto inoltre di poter visionare l’integrazione della convenzione con la ditta preposta alla rimozione coatta, poiché, essendo l’area del Parco Centrale nuova, l’amministrazione deve aver necessariamente integrato la convenzione, altrimenti ci troveremo di fronte a delle autovetture rimosse illegittimamente da un carro-attrezzi che non poteva rimuoverle poiché zona non inserita nella convenzione».
«Ecco a queste richieste noi ad oggi non abbiamo avuto risposta, nonostante siano passati più di cinque mesi dalla presentazione della richiesta di accesso, e oltre sessanta giorni dalla presentazione di una interrogazione consiliare ove chiedevamo le motivazioni di tale ritardo. Vede signor sindaco, lei ci ha tacciato di non aver senso delle istituzioni quando per protesta abbiamo disertato l’incontro con il Prefetto, alcuni membri della sua maggioranza hanno parlato di una “dittatura della minoranza”, ma siccome più che delle parole contano i fatti , quelli che più si avvicinano ad una tirannia “legibus solutus” siete voi maggioranza, poiché non solo non avete rispetto delle minoranze, ma non rispettate quelle leggi poste a tutela delle attività consiliari. Proprio per queste motivazioni, adesso diffidiamo lei e la sua giunta ad adempiere entro dieci giorni, decorsi i quali invieremo una segnalazione e alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, e ci premureremo di protocollare ogni giorno, fin quando non ci perverrà risposta la medesima richiesta di accesso agli atti e la medesima interrogazione consiliare». Conclude Fratelli d’Italia.