GROSSETO – “Era già da tempo che avevamo sollevato il problema del gestore dei rifiuti, e le recenti vicende di Sei Toscana, che hanno portato alla richiesta di commissariamento dell’Azienda stessa, non fanno altro che confermare le nostre reiterate preoccupazioni sulla scellerata gestione in atto”.
Così il capogruppo di Fratelli d’Italia-An in consiglio comunale, Bruno Ceccherini, delegato per la Provincia dal Presidente Vivarelli Colonna in materia di ambiente, trasmette la preoccupazione per la situazione che si è creata.
“Si tratta di una gestione a nostro avviso scellerata, che ha portato negli anni ad un ingiustificato aumento delle tariffe, ed a un preoccupante peggioramento dei servizi, a tutto danno dei cittadini grossetani. La nostra convinzione è che i Commissari che verranno nominati in questa fase debbano indirizzare con raziocinio le scelte future dell’Azienda, tenendo ben presente anche il passato per far emergere tutte le contraddizioni della storia di Sei Toscana”.
“Nel frattempo – prosegue Ceccherini – ci auguriamo che, in tempi auspicabilmente brevi, la magistratura faccia il resto. È ovvio che il capitolo giudiziale resta aperto, d’altro canto SeiToscana era un po’ il “bancomat” di famiglia del sistema delle società dei rifiuti della area sud”.
“L’analisi politica – conclude il capogruppo – invece ci conduce ad una valutazione di massima: il sistema è prossimo al collasso, e dovrà essere fatta molta chiarezza su come guardare al futuro. Il sistema targato Pd, quello da loro preso ad esempio di efficienza, il famoso ‘modello Toscana’, è in grande affanno se non addirittura in implosione: rifiuti, sanità, sistema bancario, grande distribuzione. Tutti argomenti su cui richiediamo di avere la massima trasparenza per tutelare i cittadini, e gli operatori del settore. Serve chiarezza, serve di liberare la Toscana e la Maremma da oppressioni e vessazioni di carattere politico e finanziario che non hanno ragione di esistere se non per tutelare pochi a danno di molti, logica con la quale noi da sempre ci rifiutiamo di venire a compromesso”.