BURIANO – È stato un sogno cullato da tempo, che ha richiesto impegno, dedizione, pazienza e che è frutto, in gran parte, della tenacia di don Giovanni Tumiatti, 86enne parroco di Buriano.
Domenica 12 febbraio, nel paese collinare nel comune di Castiglione della Pescaia, sarà una giornata di festa grande per l’inaugurazione della sala espositiva della parrocchia Santa Maria Assunta. Si tratta di un unicum nella Diocesi di Grosseto, perché nessun’altra parrocchia può vantare una struttura di questo tipo, in cui esporre oggetti e suppellettili sacri risalenti ad epoche storiche diverse e che d’ora in avanti diventano un patrimonio di storia, arte e fede che tutti potranno ammirare.
Il taglio del nastro della sala espositiva avrà luogo dopo la Messa delle 10, presieduta dal vescovo Rodolfo, nel giorno in cui la parrocchia di Buriano celebra la festa del patrono san Guglielmo di Malavalle, che viene appunto ricordato la domenica più vicina al 10 febbraio, giorno in cui nel calendario liturgico si fa memoria di questo santo anacoreta, ritiratosi in Maremma e morto nell’eremo di Malavalle nella metà del 1100.
Alla cerimonia interverranno anche il sindaco di Castiglione della Pescaia, Giancarlo Farnetani, con l’assessore alla cultura Susanna Lorenzini. L’amministrazione comunale ha creduto fin da subito nel progetto della parrocchia di Buriano, nell’ottica di valorizzare al massimo le ricchezze ambientali, storiche, culturali, artistiche di tutto il comprensorio castiglionese, come importante strumento di promozione territoriale.
Il Comune ha, così, dato il suo diretto contributo alla realizzazione della sala, non solo agevolando il ricorso alla legge Bucalossi, ma anche donando alla parrocchia tre delle cinque teche espositive installate nel piccolo museo parrocchiale.
Al termine dell’inaugurazione, sarà offerto un aperitivo nei locali della parrocchia. Nel pomeriggio, poi, la tradizionale processione in onore di san Guglielmo per le vie del paese.
La sala espositiva è il dono che don Giovanni Tumiatti fa alla comunità di Buriano, che lo ha accolto 18 anni fa, in vista dei 60 anni di sacerdozio che festeggerà a fine giugno.
La sala è stata ricavata nei locali lungo via del Corso, utilizzati in passato come appartamento dalle suore che per tantissimi anni hanno prestato la loro opera educativa nel paese, e recuperando una parte del perimetro della cappella di sant’Anna, tutt’ora esistente, dove vengono celebrate le Messe nei giorni feriali. Ne è, così, scaturito un ambiente elegante ed accogliente, nel quale sono esposti turiboli, ostensori, reliquiari, calici, ampolle, navicelle e molti altri oggetti sacri, che hanno secoli di storia.
I lavori di riqualificazione degli ambienti sono iniziati nel 2012, seguiti dall’architetto Barbara Fiorini e dalla collega Laura Caselli, che insieme ed in collaborazione con l’ufficio diocesano beni culturali ecclesiastici e la Soprintendenza, hanno curato anche l’allestimento della sala.
“E’ davvero una grande soddisfazione – commenta il vescovo Rodolfo – poter inaugurare questo spazio espositivo, testimonianza tangibile dell’attaccamento e della passione con cui don Giovanni Tumiatti continua la sua zelante missione di sacerdote. Dico grazie a lui e a tutta la comunità di Buriano, che sotto la spinta del suo parroco, ha camminato e continua a camminare con serietà nella fede della Chiesa. Spero davvero che tanti visitatori possano godere di quanto esposto”.
E’ stato un lavoro certosino quello che don Tumiatti ha condotto in poco meno di vent’anni. “L’idea di una sala espositiva – racconta – è nata col mio arrivo a Buriano nel 1999. Trovai, infatti, tanta ricchezza che aveva bisogno di essere recuperata e valorizzata, perché rappresentava una testimonianza straordinariamente importante della storia cristiana di questo popolo. E così, con l’aiuto di tanti, mi sono messo a lavoro. Dico grazie alla Provvidenza, che non ci ha mai abbandonato, e a tutti coloro che – istituzioni e fedeli, comitato festeggiamenti e parrocchia tutta – hanno dato del loro perché questo sogno potesse realizzarsi”.
La sala espositiva, infatti, è il punto di approdo di un percorso che, partendo dalla chiesa parrocchiale, ha permesso in questi anni di riportare al loro antico splendore edifici di culto, opere d’arte, oggetti di cui Buriano è ricca. E l’idea del parroco è proprio quella di offrire ai turisti un itinerario di arte e di fede che, partendo dalla pieve, tocchi il santuario della Madonna del Romitorio, la cappella della Badiola e, appunto, la sala espositiva, dove una parte degli oggetti sacri e di culto recuperati in questi anni, sono esposti.
“Per il Comune di Castiglione della Pescaia – commenta il sindaco Giancarlo Farnetani – è un onore aver potuto collaborare alla realizzazione di questa sala espositiva, nella quale non sono in mostra solo oggetti che hanno un valore artistico e sacro, ma in cui sono chiaramente rintracciabili le radici di una comunità. Per questo abbiamo con convinzione sostenuto il progetto”.
“Castiglione della Pescaia è un territorio le cui bellezze si declinano sotto più punti di vista – osserva l’assessore alla Cultura, Susanna Lorenzini – non ultima la bellezza delle pietre e dei luoghi che hanno segnato anche la storia religiosa di questo territorio. L’Amministrazione è impegnata fortemente a dare le gambe ad un progetto che, puntando sul turismo religioso che oggi suscita un richiamo forte in una porzione significativa di turisti, valorizzi tutte quelle testimonianze di fede e cultura che ci sono arrivate dal passato e che definiscono la nostra identità. La sala espositiva di Buriano rientra in questo percorso e ne siamo entusiasti”.