MANCIANO – L’assessore alla pubblica istruzione, alle politiche sociali e ai rapporti con le frazioni, Fiorenzo Dionisi fa alcune considerazioni sullo stato attuale dei partiti e sulle scelte politiche fatte a livello locale.
“Sta per finire il periodo della mia convalescenza – spiega l’assessore Dionisi – e sarò nuovamente operativo in tutte le attività in cui sono impegnato. In questi giorni ho avuto tempo per riflettere sullo stato di ‘salute’ della politica e dei partiti e la situazione apparsa è veramente demoralizzante, in quanto alla classe dirigente si sono sostituiti solamente gruppi di persone, che con un eufemismo, oserei chiamare ‘Comitati elettorali permanenti’. Certamente la mia modesta analisi non può che partire dal Pd, partito del quale nel 2007 sono stato un socio fondatore e dal quale sono uscito da oltre un anno, perché non rappresentava più il progetto per cui era nato. Questo per me è stato oggetto di molta amarezza. Certamente lo stato attuale del partito rappresenta il risultato di una gestione a senso unico e senza un ascolto profondo dei soggetti interni”.
Già nel gennaio del 2015, l’assessore Dionisi anticipava la situazione di forte disagio in cui a suo parere si trova il partito attualmente. “Nonostante la storica vittoria alle elezioni europee – spiegava Dionisi già nel 2015 – le prime difficoltà sono venute fuori già al secondo turno delle amministrative, con la perdita di importanti città capoluogo di provincia e di piccole realtà: un campanello di allarme che doveva servire a cambiare in positivo il nostro metodo di lavoro. Avremmo dovuto, da subito, apportare delle correzioni strategiche e concrete, sia nella gestione del partito che nel rapporto tra questa struttura e i nostri amministratori eletti (sindaco, assessori e consiglieri). Credo che non abbiamo agito con la dovuta tempistica ad organizzare una progettualità politica operativa sia nei confronti dei cittadini che nei rapporti con i nostri amministratori locali. Progettualità che deve svilupparsi a mio parere disgiuntamente tra partito e amministratori, ma nello stesso tempo deve essere di supporto e di indirizzo all’attività amministrativa; in sintesi il partito deve svolgere una funzione intermediaria tra i bisogni dei cittadini e le risposte degli amministratori. Da parte mia devo, purtroppo verificare che fino ad oggi la relazione tra partito e nostri amministratori, ha creato più negatività che positività, questo perché molte volte gli amministratori hanno preso decisioni senza ascoltare il parere politico del Partito. Da qui nascono alcune difficoltà a spiegare le scelte amministrative ai cittadini. Io credo che le scelte di ordinaria amministrazione spettano agli amministratori, al contrario le scelte strategiche di indirizzo della politica territoriale devono essere necessariamente supportate da concreti suggerimenti del partito, che deve democraticamente decidere a maggioranza e ogni volta con regolare votazione. In merito a questa ultima considerazione non sono più disposto ad avallare decisioni che possono cambiare la struttura del nostro territorio ed il futuro dei nostri concittadini, senza che ciò avvenga. Nel fare politica, che per me, è un impegno di servizio, non siamo obbligati a stare insieme ad ogni costo, se non si hanno obiettivi comuni e se non esiste un reciproco riconoscimento di essere tutti una risorsa utile al raggiungimento del risultato”.
Dionisi parte da queste considerazioni per analizzare la situazione politica attuale a pochi mesi dal rinnovo dell’amministrazione del nostro Comune di Manciano. “Per le scelte di carattere nazionale – afferma Dionisi – mi riservo di intervenire più avanti, dato la stagnazione in cui ci troviamo. Naturalmente a livello locale più che l’appartenenza ideologica penso debba valere la qualità del progetto e la sua visione complessiva, che ogni gruppo che si propone a governare deve avere, altrimenti il dibattito finisce solo sui nomi dei candidati e allora i bisogni dei cittadini e la gestione del territorio passa in secondo ordine e, addio al bene comune, che deve essere il nostro obiettivo primario. Ad oggi, si sta parlando solo di nomi, con l’aggravante della difficoltà a trovare i candidati. Da parte mia vorrei essere coinvolto alla costruzione di un progetto locale, indipendente dalla appartenenza ideologica dei soggetti, visto che sotto i quindicimila abitanti, ogni lista è considerata civica e, questo prima di una scelta partecipativa diretta. Per rispetto e gratitudine vorrei valutare il progetto del sindaco e Giunta uscente per decidere sul mio futuro impegno in una nuova responsabilità amministrativa. Queste considerazioni – conclude Dionisi – sono un atto di trasparenza che mi appartiene nei confronti dei miei concittadini, come nei confronti di coloro con i quali ho amministrato in questo ultimo anno”.