GAVORRANO – Del futuro dello stabilimento Huntsman di Scarlino, di come potranno essere stoccati i gessi rossi, e se potranno essere impiegati o meno nel ripristino ambientale delle cave presenti nel territorio, tra qualche mese ne sapremo certamente di più. Merito di questo sarà del Dibattito pubblico, il processo partecipativo promosso dal Comune di Gavorrano e dalla Huntsman, insieme all’Autorità regionale per la garanzia e la promozione della partecipazione della Toscana che ne coordinerà lo svolgimento.
Stamattina a Gavorrano, al centro congressi del Parco delle Colline Metallifere, c’è stato l’incontro di apertura del Dibattito, un primo appuntamento che inaugura il percorso di confronto e partecipazione. Il tema è l’utilizzo dei gessi rossi come materiale da adoperare per il rispristino delle attività estrattive.
Tra i presenti insieme al sindaco Elisabetta Iacomelli anche l’ad di Huntsman, Francesco Pacini. «Ringraziamo il Comune e la Regione – ha detto Pacini – che ci danno la possibilità di spiegare in maniera strutturata cosa sia questo materiale (gessi rossi, ndr) e quali opportunità ci siano in materia di ripristino ambientale. I gessi rossi non sono pericolosi e a dimostrarlo ci sono le verifiche e i controlli che da anni vengono fatti. C’è l’esigenza però di spiegarlo bene e in modo chiaro».
A concludere il primo incontro l’intervento del consigliere regionale Leonardo Marras. «Il dibattito – ha detto Marras – rappresenta un momento improntate, di snodo rispetto a tante questioni che hanno anche un’importanza che va la al di la della presenza di un’impresa su un territorio. Non è quindi solo un problema che riguarda la Huntsman e il lavoro della Huntsman, e non è nemmeno una questione che riguarda solo la pubblica amministrazione, ma è un problema sociale che deve veder coinvolta la comunità locale, senza la quale non si riesce a stabilire cosa sia l’interesse pubblico».
All’incontro erano presenti anche i rappresentanti degli altri comuni del territorio: c’erano i sindaci di Roccastrada e Scarlino, Francesco Limatola e Marcello Stella, la vicesindaco di Massa Marittima Luana Tommi, l’assessore all’ambiente di Follonica Mirjam Giorgieri e gli assessori della giunta Iacomelli. Tra gli altri erano presenti anche il segretario provinciale della Cgil Claudio Renzetti, le Rsu della Huntsman, i rappresentanti del Forum ambientalista con Roberto Barocci, e per il comitato Insieme per Roccastrada Moreno Bellettini.
Come funziona il dibattito: il calendario – La procedura è divisa in tre fasi. La prima fase che si è aperta oggi à quella preparatoria e anticipa la discussione nel merito. In questa prima fase saranno realizzate le interviste ai testimoni privilegiati (ad esempio gli amministratori). Durerà almeno fino a tutto il mese di marzo. Da aprile poi si apre la seconda fase, quella dello svolgimento del dibattito, nella quale saranno programmati anche gli incontri pubblici e ci saranno le discussioni con gli esperti. Infine nell’ultima fase, quella che secondo il cronoprogramma dovrebbe aprirsi all’inizio del mese di giugno, saranno analizzati gli esiti del dibattito. Questa terza e ultima fase si aprirà con la stesura della relazione a cura del responsabile del procedimento che sarà presentata a luglio. Entro ottobre poi si concluderà l’intera procedura del dibattito.