FOLLONICA – «Abbiamo appreso dalla stampa che l’Amministrazione comunale di Follonica ha aderito al progetto SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che è finalizzato all’integrazione sociale ed economica di persone già titolari di una forma di protezione internazionale (rifugiati, titolari di protezione sussidiaria o umanitaria). In teoria questo progetto ci potrebbe anche trovare d’accordo, come si fa ad essere contrari a buoni sentimenti che parlano di “accoglienza, giustizia sociale, esigenza di legalità”? Ma è nella pratica che ci vengono dubbi e sospetti». Così iul Movimento 5 Stelle follonichese commenta la scelta dell’amministrazione comunale.
«Attingere ai fondi della comunità europea con progetti seri e ben strutturati è indubbiamente una cosa positiva – prosegue M5S -. Per incuria e disinformazione troppo spesso in passato abbiamo perduto buone occasioni di finanziamento. Lo SPRAR infatti è costituito da una rete di centri di così detta seconda accoglienza che ricevono finanziamenti per il 95% messi a disposizione della comunità europea. Le nostre perplessità partono già da qui: la comunità europea elargisce, molti Stati rifiutano i migranti e le mafie italiane ne fanno un business. Se ogni Stato UE facesse la sua parte nell’accoglienza dei migranti, l’Italia sarebbe sgravata in gran parte da queste problematiche che creano grandi tensioni sociali».
«Per il progetto nella nostra città la cosa che meno ci convince è il fatto che, come al solito, questa amministrazione decida tutto senza informare dettagliatamente i cittadini e non li renda partecipi, prima di prendere decisioni che coinvolgono tutta la comunità. La linea politica della maggioranza è sempre la stessa: un’impostazione vista nell’ottica del Marchese del Grillo. Se la richiesta di inserimento nella rete SPRAR partirà a marzo, come ha dichiarato il sindaco, con essa partirà anche il Piano finanziario preventivo che supponiamo sia cospicuo, visto e considerato che dovrà coprire non solo il vitto e l’alloggio (i famosi 35€ al giorno pro capite sui quali hanno lucrato i vari “benefattori dei poveri migranti”), ma anche tutte le attività e le iniziative volte a favorire i loro inserimento e la loro ritrovata autonomia».
«Un dato interessante: la Società della Salute di Firenze si è aggiudicata un contributo di 1.793.610 € per 117 migranti nell’ultima assegnazione di fondi (DM 19.01.2017, graduatoria: http://www.libertaciviliimmigrazione.dlci.interno.gov.it/sites/default/files/allegati/fnpsa_-_ordinari_-_elenco_progetti.pdf). Secondo la nostra logica, questo piano di finanziamento, dovrebbe essere reso pubblico, in completa trasparenza, come pubblici dovrebbero essere i criteri con cui si sceglieranno i privati ai quali, a detta del sindaco, ci si rivolgerà per fornire gli alloggi, quanti migranti verranno loro assegnati e quanti euro riceveranno pro capite, pro die». sottolineano i 5 Stelle.
«La comunità dovrebbe anche essere messa al corrente di quali associazioni, servizi, personale e iniziative ci si servirà per promuovere “un processo individuale e organizzato, attraverso il quale le singole persone possono (ri)costruire le proprie capacità di scelta e di progettazione e (ri)acquistare la percezione del proprio valore, delle proprie potenzialità e opportunità (Servizio Centrale SPRAR, “Manuale per l’attivazione e la gestione di servizi di accoglienza e integrazione per i richiedenti e i titolari di protezione internazionale”). Noi, come sempre, vigileremo e vi terremo informati sulle nostre piattaforme web». Concludono i 5 Stelle.