MANCIANO – «”È ora”, in queste due semplici parole è racchiusa l’essenza del nuovo movimento civico mancianese». È nato a Manciano un nuovo movimento che si presenta come «Un invito ai cittadini ad agire, a riappropriarsi della politica locale e della gestione del territorio. Un gruppo di persone che si è raccolto intorno all’idea condivisa di bene pubblico e alla necessità di rinnovamento nello scenario amministrativo locale».
«Cittadini del comune di Mancinao – affermano i fondatori -: impiegati, giovani, imprenditori, mamme, agricoltori, operai, che vivono il territorio e combattono quotidianamente le difficoltà e al contempo ne riconoscono le potenzialità e le vogliono valorizzare. E’ con questi presupposti che il gruppo “E’ora” ha deciso di lavorare per una lista civica per le prossime elezioni comunali, una lista che possa realizzare quel cambiamento politico tanto necessario a Manciano e ridare un nuovo slancio, non solo all’economia, ma anche al benessere dei cittadini. Perché non è accettabile accontentarsi di sopravvivere ma insieme è possibile lavorare per vivere bene a Manciano».
«Il movimento vuole rinnovare la classe politica dirigente locale, proponendo persone nuove, slegate dalle lobby di potere, per un’amministrazione fatta da cittadini competenti con una visione organica e un programma per rilanciare l’economia e il lavoro – prosegue la nota -. Questa amministrazione instaurerà un dialogo costante con tutti i cittadini: chiarezza, partecipazione e condivisione devono essere i pilastri fondanti tra chi amministra e chi è amministrato».
«Il gruppo rispetta ogni altra organizzazione politica presente nel panorama mancianese ed apre le porte a quelle persone e quelle forze politiche che intendono condividere le stesse idee e proposte, su tutti l’aspetto civico e lo sviluppo sostenibile – scrive -. “È ora” che i cittadini riprendano in mano il governo del proprio territorio. “È ora” che un’amministrazione conosca e valorizzi le diverse realtà che costituiscono il comune. “È ora” che i mancianesi siano protagonisti del cambiamento e del progresso».