GROSSETO – «Il recente e ripetuto dibattito sull’ennesima proposta di progetto del tracciato autostradale presentato dalla concessionaria SAT, riaccende la consueta diatriba tra chi auspica il completamento dell’Autostrada Tirrenica ovvero il raddoppio della Strada Statale Aurelia» così dichiara Andrea Brizzi, il presidente di Ance Grosseto.
«Stanno avendo voce i sostenitori dell’una ovvero dell’altra tesi che, rispetto agli anni passati, in molti casi non hanno mantenuto coerenza di campo e continuità di analisi prospettica.
Questo non si può dire per la nostra Associazione che da sempre ha ritenuto prioritaria la realizzazione del completamento del Corridoio Tirrenico autostradale, quale infrastruttura necessaria al trasporto ed al movimento di merci nel contesto internazionale, ma che si allocasse nel territorio con equilibrio ambientale come strumento di consolidamento per la crescita economica di tutta la Maremma.
Vale ricordare l’impegno che l’Ance Grosseto profuse nel 2009 con un importante convegno partecipato dalla Regione Toscana, dalla società SAT e dal Ministro dell’epoca Altero Matteoli, nonché il successivo convegno dell’Ottobre 2012 nel quale intervenne oltre alla Regione Toscana, anche la Camera di Commercio, poi nel Giugno 2014 fu organizzato un incontro con il Vice Ministro alle Infrastrutture Riccardo Nencini, nel quale intervenne anche il Sindaco del Comune di Grosseto.
In merito al recente incontro svoltosi alla Camera di Commercio,che ha seguito il Consiglio Comunale aperto di Grosseto, abbiamo potuto apprendere le reciproche posizioni tra le amministrazioni e la stessa SAT.
Le osservazioni e le critiche alla proposta di tracciato progettato sono state puntuali e determinate.
Dalle amministrazioni comunali non abbiamo però sentito chiari pronunciamenti sul vero motivo del contendere: considerare il completamento dell’Autostrada Tirrenica infrastruttura strategica a livello nazionale con ricadute positive anche per le comunità sociali ed economiche della Maremma, permettendo al nostro territorio di fungere da area di scambio tra l’asse viario verticale e quello orizzontale (Due Mari) nonché coniugare le influenze economiche di due Porti .
Tutto ciò per rendere il territorio maggiormente attrattivo, attenuando l’isolamento che caratterizza l’intera Maremma anche nel contesto regionale.
È legittimo sostenere che anche il raddoppio dell’Aurelia, la cui realizzazione comunque non sarà priva d’impatto ambientale e di consumo di suolo, tenderebbe a migliorare il sistema infrastrutturale della Maremma, ma riteniamo che non si armonizzerebbe con le necessità dei flussi di traffico dell’area tirrenica.
Come già premesso, l’Ance Grosseto ha sempre sostenuto la necessità del completamento autostradale, ma con un’autostrada che rispetti i parametri tecnici costruttivi che possano definirla come tale.
Questo non attenua le nostre osservazioni per un miglioramento al progetto del tracciato recentemente presentato dalla società concessionaria SAT.
I pareri presentati e sostenuti dai Comuni interessati sono in molti casi condivisibili e da prendere in seria considerazione.
In merito al pedaggio occorre trovare una reale soluzione che non penalizzi sia i cittadini residenti che le aziende tra cui le imprese edili . Una soluzione deve essere ricercata alla criticità della inadeguatezza progettuale – per dimensioni e tracciati – delle complanari, soprattutto da Grosseto Sud a Fonteblanda e tra Ansedonia e Capalbio, complanari che dovranno essere lineari e con la massima viabilità consentita dal Codice della Strada.
Abbiamo richiesto miglioramenti progettuali per le altezze dei sottopassi che potrebbero penalizzare il transito di particolari automezzi necessari sui i cantieri, alla pari di quelli agricoli».
«La Conferenza dei Servizi è stata insediata svolgendo una funzione importante e decisoria i cui lavori termineranno il 28 Febbraio.
Le osservazioni alla modifica del tracciato che la Regione Toscana presenterà, non dovranno esimersi dal valutare attentamente i pareri dei Comuni e di altri soggetti, qualora queste osservazioni fossero motivate e giustificate al miglioramento del tracciato ed al soddisfacimento di interessi diffusi.
Riteniamo necessario che la SAT dia un’esauriente risposta alle richieste della Commissione Regionale Territorio e Mobilità, per conoscere il piano finanziario dell’opera, il costo dei pedaggi ed i flussi di traffico.
La Maremma Toscana ha necessità di infrastrutture che soddisfino le esigenze logistiche e ne valorizzino le attività produttive, ma anche l’importante tradizione turistico- ambientale.
Se il completamento del Corridoio Tirrenico è tra le opere infrastrutturali prioritarie per l’economia del Paese, non può essere sproporzionalmente condizionato da mero calcolo di contenimento dei costi, pertanto i tracciato autostradale che abbiamo sempre auspicato non potrà essere oltremisura condizionato dal piano industriale della concessionaria che vale ricordare è partecipata da Autostrade per l’Italia.
È nostro convincimento che dovranno emergere con trasparenza i reali intendimenti d’investimento, contrariamente, dopo 40 anni di rimpalli di responsabilità, si realizzi almeno il raddoppio dell’Aurelia, la cui messa in sicurezza è comunque necessaria e non subalterna».