GROSSETO – Sono entrati rompendo il vetro di una finestra del primo piano, ai servizi educativi, poi sono saliti dalla scala interna e hanno sfondato la porta blindata dell’ufficio anagrafe, quello che contiene i dati sensibili e le carte d’identità, ancora da stampare. Ma una volta dentro è scattato l’allarme e i malviventi sono dovuti fuggire con un magro bottino. Il furto è avvenuto nella notte tra sabato e domenica, verso le 3 di mattina.
I ladri hanno prima provato, senza successo, di intrufolarsi dentro l’università, poi si sono rivolti allo stabile che ospita gli uffici del Comune. Hanno di fatto rimosso il legno sulla porta blindata per poi forzarla. Messo piede dentro però l’allarme è scattato subito. Quella è infatti la zona che contiene i dati sensibili, oltre che le carte d’identità che hanno un mercato anche remunerativo tra la malavita. Gli uffici dell’anagrafe sono tutti dotati d’allarme e una persona è sempre reperibile quando scatta. I malviventi hanno avuto quindi sono il tempo di scassinare una macchinetta del caffè all’entrata e sono fuggiti subito con pochi spiccioli.
«Credo si trattasse di ladri improvvisati – commenta l’assessore ai servizi demografici Giacomo Cerboni -. hanno fatto molti danni ma quel che sono riusciti a rubare è di scarso valore. Abbiamo già fatto richieste per questi uffici di installare alcune telecamere, anche se si tratta di vecchi stabili difficili da controllare da un punto di vista della sorveglianza. L’allarme è comunque scattato subito mettendo in fuga i ladri».