GROSSETO – 840 missioni operative, 747 pazienti trattati e 922 ore di volo effettivo, nel 2016. Sono alcuni dei numeri che “misurano” l’attività dell’elisoccorso Pegaso II, l’elicottero Agusta westaland 139, che da aprile 2009 è operativo alla base di Grosseto. A questi dati si devono aggiungere circa 100 missioni di addestramento del personale sanitario e dei tecnici del Soccorso alpino e speleologico della Toscana, che fanno parte dell’equipaggio negli interventi di soccorso; nonché 50 missioni, cosiddette di “familiarizzazione” sui siti di attività, svolte dal personale aeronautico.
Nel 2016, inoltre, sono stati abilitati e resi operativi per l’atterraggio notturno tre campi sportivi in provincia di Grosseto (Roccastrada, Capalbio e Castell’Azzara), che si aggiungono alla rete delle piazzole (10, più l’elibase di Grosseto), tre delle quali (Roccalbegna, Cinigiano e Montieri) inaugurate nei mesi scorsi.
Pronto al decollo in 5 minuti, di giorno, e in 20 di notte, Pegaso II garantisce interventi primari (direttamente sul luogo di un evento) e secondari (trasferimenti tra ospedali) su terraferma e, essendo abilitato al volo sul mare, su tutte le isole dell’Arcipelago Toscano.
L’equipaggio standard è di sei persone durante il volo diurno, che scende a quattro durante il notturno: due piloti, un tecnico del verricello (equipaggio della compagnia INAER, che ha in appalto l’elisoccorso della Toscana), un medico e un infermiere, un tecnico di elisoccorso del Corpo nazionale del soccorso alpino, che permette all’equipe di operare in sicurezza in ogni ambiente.
«I dati del 2016 dimostrano un significativo aumento dell’attività dell’elisoccorso, – commenta il responsabile della base di Grosseto, Stefano Barbadori – e molte sono le novità anche per il 2017. In provincia di Grosseto, infatti, verrà completata la rete dei campi sportivi abilitati all’atterraggio notturno, con Boccheggiano, nel comune di Montieri, Semproniano e Sorano. Il progetto verrà esteso anche alle province di Siena e Arezzo, nelle quali verranno individuati e certificati almeno altri 10 campi sportivi».
«Grazie alla disponibilitaà della INAER, inoltre, è in fase di sperimentazione l’utilizzo dei visori notturni, secondo la tecnica militare ‘NVG’, che consentono l’atterraggio dell’elicottero di notte, ovunque ci siano le condizioni di sicurezza, anche in assenza di elisuperfici. Infine, sono allo studio progetti di collaborazione con altri Enti per l’utilizzo di Pegaso II in supporto anche di altre attività. Sono queste le nuove sfide – conclude Barbadori – che rappresentano uno stimolo per tutti gli operatori per continuare a svolgere nel migliore dei modi i compiti, che ci sono stati assegnati ormai 18 anni fa».
Pegaso II fa parte della flotta di elicotteri di soccorso della Regione Toscana (Pegaso I, con operatività solo diurna, di base a Firenze, e Pegaso III, operativo anche la notte, con base a Massa Carrara) che garantisce il soccorso avanzato in tutto il territorio regionale, isole comprese.