GROSSETO – Sono in corso le indagini del’Arpat sull’impianto a biogas della Fer Energia che due giorni fa è preso fuoco sprigionando fumi e cattivi odori che sono stati avvertiti sino alla città. Sul terreno di circa 3 ettari, che si trova in località San Martino lungo la Scansanese, era stato distribuito il digestato prodotto dall’impianto in attesa di essere interrato.
L’Arpat, chiamata dalla Polizia stradale, è intervenuta con il proprio personale intorno alle 10 per un’ispezione presso l’impianto a Biogas. «La pratica dello spandimento del digestato è una pratica consueta per questa tipologia di impianti. Al momento del sopralluogo l’incendio era stato pressoché domato dai Vigili del fuoco – afferma Arpat – e il personale della Fer Energia stava lavorando il terreno, su suggerimento dei pompieri, per lo spegnimento dei piccoli focolai ancora presenti insieme a ridotte emissioni di fumo bianco provenienti dal terreno».
«L’impianto in questione, a digestione anaerobica, è alimentato da biomasse in ingresso costituite prevalentemente da insilati di mais, grano, pollina e sansa vergine di oliva. Al momento è possibile ipotizzare che i forti venti di grecale possano aver essiccato il digestato, facilitandone la combustione, il cui innesco – conclude Arpat – non è al momento noto. Le indagini sono ancora in corso».