CASCIA – «Abbiamo passato la notte a togliere la neve che, troppo pesante, faceva crollare la tenda, poi stamani la scossa, anzi, le scosse: l’ultimo solo dieci minuti fa». Si sono trovati in piena emergenza i volontari della Misericordia che sono partiti dalla Maremma solo due giorni fa. In tre, due da Manciano e uno da Grosseto, stanno affrontando una situazione quanto mai complicata.
I volontari Maremmani si trovano al campo di Cascia, vicino a Norcia, e questa mattina hanno affrontato per l’ennesima volta il dramma della terra che trema, la paura dei cittadini costretti ad uscire di casa in fretta e furia, lasciando dentro tutto, anche le giacche e nonostante il freddo. «In questi giorni qui, alla mensa del campo base, avevamo una quindicina di persone. Oggi erano di nuovo 250 – racconta Simone Bistarini – la terra ha ballato per circa 12 secondi. Un tempo interminabile». Dal campo base alcuni volontari sono partiti per Torre Reale, che è l’epicentro della scossa e dove ci sono stati altri crolli.
Le richieste di aiuto restano tante, anche a causa della neve: stanotte ne sono caduti altri 40 centimetri. «La gente ha paura, soprattutto teme che venga chiusa l’emergenza – prosegue Bistarini -. nonostante l’esperienza, il callo a queste cose non lo fai mai. Quando la terra ha iniziato a tremare abbiamo visto i pali del campo sportivo che si muovevano, la neve che cadeva a terra. L’esercito, gli Alpini stavano appuntellando la torre e sono scesi in un baleno a terra».
Poi racconta la vita di ogni giorno «Eravamo nel bar e la ragazza ci ha detto “appena ve lo dico io uscite tutti”. La gente in alcuni casi è rientrata in casa, magari gli appartamenti sono poco lesionati, ma oggi tutti avevano troppa paura e in tanti hanno scelto di tornare al campo base. Tanta gente, ma abbiamo “retto il colpo”». La squadra di volontari resterà sino a sabato poi rientrerà in Maremma e partiranno altri volontari.