STICCIANO SCALO – E’ una società a conduzione familiare l’ASD Sticciano, team militante nel girone grossetano di Terza categoria. Dal 2013 infatti, ad averne preso le redini sono stati Edi Catoni e Rossano Sani, moglie e marito entrambi grandi appassionati di pallone nonché ex giocatori professionisti. Con loro, nei panni di dirigente e segretaria, anche la figlia Giorgia, più un gruppo di consiglieri del posto, come gran parte della rosa.
“Quest’estate abbiamo preso qualche giocatore da Ribolla, Roccastrada e Grosseto – ha detto Catoni con l’entusiasmo e la schiettezza che la contraddistinguono – tutti molto giovani: il più piccolo è del ’98 mentre il più grande, Niccolaini, è dell’87. Giochiamo per esserci, per il piacere di scendere in campo, per stare insieme e divertirci. Non rimborsiamo nessuno, facciamo tutto alla buona come in passato, non abbiamo grandi sponsor, ogni tanto riceviamo qualche aiuto ed in più facciamo un po’ di sagra d’estate. Venerdì sera invece faremo una bella amatricianata tutti assieme, mentre ogni tanto porto loro la pizza”.
Ambizioni puramente dilettantistiche per il team biancoceleste, qualche anno fa approdato per una breve parentesi in Seconda dopo aver già sfiorato la promozione ai playoff. “Abbiamo dei limiti che riconosciamo, non pensiamo alla Seconda – ha continuato la presidentessa – Ci divertiamo in questa categoria, pur non vincendo molto. Domenica siamo andati vicini alla quarta vittoria in campionato: siamo passati in vantaggio e abbiamo resistito, ma abbiamo avuto un rigore contro e così abbiamo pareggiato, ma è stato giusto così perchè l’Orbetello Scalo ha attaccato fino alla fine. Andiamo avanti tranquillamente, i ragazzi giocano un po’ tutti e agli allenamenti si presentano sempre in 21-22, cosa che non succedeva nemmeno ai tempi della Seconda. E anzi, ogni tanto viene un amico di qualcuno a dare due calci al pallone. Il nostro punto di forza in campo? La difesa: non prendiamo tanti gol grazie al nostro portiere Ciugi, molto bravo, che ci sta dando una grande mano. Il nostro punto debole è che non abbiamo attacco per niente. Ogni domenica proviamo un po’ tutti davanti, schieriamo spesso Mazzini e a volte Nelli ma sono quasi sempre isolati, non abbiamo una vera punta. Avevamo Sciorio che segnava molto, ma ha preferito andare via. E quando incontriamo difese con giocatori maturi, un po’ “marpioni”, rischiamo di intimidirci. Poi questa è una categoria fisica, con molti contrasti: non è facile resistere. Ma non ci abbattiamo assolutamente, facciamo la nostra strada per bene, peccato per qualche penalizzazione come quella a Biagiotti, che ha dato una spinta all’arbitro dopo aver avuto il cartellino rosso. E’ stato squalificato fino a giugno ma giusto così, gli sbagli vanno pagati e bisogna sforzarsi di rispettare l’arbitro senza reagire, come dico ai ragazzi ad ogni allenamento e partita, ma alcuni sono un po’ impulsivi e tendono a reagire. Poi però, quando diventano più bravi, scelgono altre società e ci salutano, ma tutto sommato ci fa piacere, non tratteniamo nessuno ed è giusto che i giovani facciano le loro esperienze. Anche a dicembre ho detto ai ragazzi se qualcuno voleva andarsene, ma non si è mosso nessuno. E anche di recente ho incontrato alle partite alcuni nostri ex giocatori che ci hanno detto che non sono mai stati bene come da noi e di aver fatto un pensierino di ritornare. Loro lo sanno: la nostra porta è sempre aperta, noi siamo sempre qui”.
La patron sticcianese ricorda anche alcune collaborazioni come quella con il Grosseto, cui l’anno scorso aveva concesso l’uso del campo per gli allenamenti di due squadre del settore giovanile. “Quando sono andati via – ha detto – i ragazzi erano molto dispiaciuti, essendosi trovati bene. Ma in verità avevamo prestato il nostro campo, che per dimensione e struttura è omologato fino alla Promozione, anche alla prima squadra del Grosseto ai tempi di Cuccureddu. Da ex calciatrice vorrei tanto che questo gioco tornasse il calcio di un tempo, animato dalla passione vera, per cui non si vedeva l’ora di uscire per giocare per ore con gli amici. E a volte mi perdo coi ragazzi per far capire loro che il calcio come la vita deve essere affrontato con rispetto per tutto, dall’arbitro alle regole agli avversari”.
Questa la dirigenza dell’ASD Sticciano 2016-2017: la presidentessa Edi Catoni, i dirigenti Giacomo Bartalucci, Cecilia Brizzi, Marco Ciarapica, Patrizio Nelli, Carlo Nerucci, Giorgia Sani e Rossano Sani e l’allenatore Ugo Bartalucci.
Questi i giocatori: Andrea Bartolini, Alberto Biagianti, Giulio Biagiotti, Andrea Bicocchi, Giacomo Caldara, Edoardo Calussi, Mauro Calì, Alessio Cinci, Lorenzo Cillerai, Gabriele Ciugi, Fabio Ginanneschi, Michele Galasso, Lorenzo Majka, Samuele Mazzini, Paolo Mecacci, Federico Nelli, Nicola Nelli, Marco Niccolaini, Marco Pallucca, Kevin Pascolini, Jonathan Radicchi, Mirko Renieri, Alessio Salvadori e Leandro Stacchini.