FOLLONICA – «La sollecitazione di Sinistra Italiana sul tema della “fusione” tra i comuni si Follonica, Gavorrano e Scarlino (in ordine alfabetico) è quanto mai opportuna e condivisibile nell’analisi e nel percorso. Sarebbe infatti un errore se questa ipotesi fosse un ragionamento meramente economico (che poi non funzionerebbe) e frutto solo di rapporti politici». Ettore Chirici, capogruppo “Gente di Follonica” interviene sul dibattito sulle fusioni tra comuni.
«Al di là infatti dell’aspetto istituzionale (la fusione) è fondamentale che i comuni delle Colline Metallifere avviino finalmente un processo unitario e condiviso fatto di politiche attive per il territorio, di valorizzazione delle risorse umane (dentro le istituzioni e nella società) e di creazione di primi strumenti operativi – prosegue Chirici -. Pensiamo in primo luogo al grande tema dell’economia e del lavoro: valorizzazione dei beni ambientali, artistici, storici e culturali del territorio, l’attività unitaria di promozione, quella per intercettare nuovi e diversi flussi turistici».
«In questo quadro, la nuova legge regionale sul turismo offre l’opportunità di creare un’agenzia fra i Comuni, professionale e con una propria autonomia operativa, votata a questa visione unitaria e di raccordo con tutti i soggetti protagonisti – continua la nota -. Pensiamo, in questo contesto, al sostegno, alla valorizzazione, alla ricerca ed alla formazione professionale nel settore agricolo, enologico, della cultura alimentare e della ristorazione, con esperienze già oggi importanti e strutture importanti presenti sul territorio».
«E ancora, i temi dell’ambiente e del mare. A Follonica, su tali argomenti, la maggioranza ha avviato un’elaborazione che dovrà essere offerta, discussa, approfondita proprio con gli altri Comuni oltre che nella Società. Insomma, il tema della “fusione”, per quanto di là da venire, dovrebbe essere l’occasione sia per costruire una proposta strategica di tutela del territorio e di rilancio economico, sia – continua – per sperimentare forme aggregative tra i Comuni sui servizi per i cittadini e per le imprese.
«La proposta di Sinistra Italiana ci trova convinti ed impegnati: dobbiamo lavorare affinché, in tempi brevi possa diventare argomento costante di confronto ed elaborazione. Potremmo così avviare, anche in modo parziale, politiche e scelte in risposta alla crisi, gravissima, economica e sociale. Quanto sta purtroppo accadendo con Unicoop Tirreno rafforza questa convinzione e questa necessità».