ROCCALBEGNA – Denunciati dalla Polizia provinciale cacciatori nella Riserva naturale di Rocconi, grazie anche alla collaborazione di altri cacciatori. A segnalarlo è il Wwf di Grosseto.
“Già dallo scorso anno il Wwf, proprietario di parte dell’area protetta – si legge in una nota – denunciava simili irregolarità, e fino ad oggi sembrava inascoltato, ma non era così, le guardie della provincia avevano preso sul serio questa segnalazione e hanno predisposto dei giri di vigilanza in zona, fintanto che mercoledì 11 gennaio sono stati sorpresi alcuni cacciatori che avevano le poste per la caccia al cinghiale all’interno della riserva naturale”.
L’operazione ha avuto esito positivo anche grazie alla segnalazione di altri cacciatori locali, che non si sono riconosciuti nei loro colleghi e si sono indignati per il loro comportamento.
Nella foto del sito Wwf.it un’immagine della Riserva Rocconi
“Finalmente il buon senso delle persone e la dedizione e professionalità della polizia provinciale hanno dato buoni frutti – scrive il Wwf – Il comportamento di queste persone era diventato intollerabile, mettendo a rischio anche l’incolumità delle famiglie in visita all’Oasi Wwf, oltre ovviamente a disturbare la fauna che all’interno di un area protetta dovrebbe trovare tranquillità. Più di una volta infatti, i visitatori si sono trovati circondati da cinghiali feriti, rincorsi da mute di cani, con il rischio di essere travolti. Scene che almeno in un’area protetta non dovrebbero avere mai luogo”.
“Le aree protette, se non presidiate – aggiunge il Wwf – sono terreno facile per l’illegalità di ogni tipo e oggi purtroppo assistiamo alla sempre maggiore assenza dal territorio delle forze di polizia specializzate in reati ambientali. La loro presenza invece ha dimostrato ancora una volta, come se ce ne fosse bisogno, della loro importanza. Confidiamo quindi nel buon senso dei nostri amministratori affinché non si perda questa straordinaria professionalità e si garantisca una maggiore tutela al sistema delle aree protette regionali, affinché svolgano efficacemente il ruolo di tutela della biodiversità e volano di un’economia sempre più importante e insostituibile per il nostro paese.
Ringraziamo quindi la polizia provinciale per il fruttuoso intervento e quei cacciatori che hanno contribuito con la loro lettera inviata al Wwf e al prefetto nel riportare la legalità anche nell’alta valle dell’Albegna”.